Reggio Calabria - I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato Domenico Gattuso, di 47 anni, accusato di avere custodito quello che i militari definiscono "un vero e proprio arsenale da guerra", tra cui armi di vario genere, una bomba a mano e materiale esplodente "in quantità tale da potere distruggere un palazzo". Gattuso, in passato, era già stato condannato per avere favorito la latitanza di un presunto boss della 'ndrangheta, Vincenzo Ficara, arrestato nel 2006 in provincia di Macerata dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria.
Esplosivo in quantità tale da far saltare in aria un intero palazzo è stato trovato dai carabinieri, durante un controllo, nelle zone rurali di Reggio Calabria, a seguito dell'arresto di Domenico Gattuso ritenuto fiancheggiatore del boss della 'ndrangheta Vincenzo Ficara. All'interno di un casolare di Rosario Valanidi, zona rurale della città, nella disponibilità di Gattuso i militari hanno trovato una pistola clandestina, una doppietta, con canne e calciolo tagliati, due fucili a pompa clandestini, una mitraglietta di fabbricazione artigianale, un fucile semiautomatico e un altro fucile e oltre 3.500 cartucce di vario calibro. Nascosti in alcuni contenitori di plastica, che potevano apparire innocui bidoni e tubazioni i carabinieri e gli specialisti dei Cacciatori di Calabria hanno scoperto una bomba a mano, 2 kg di tritolo, 1 kg di plastico, 1 kg di polvere da sparo e diverse divise appartenenti al corpo dei vigili del fuoco. L'esplosivo, ad alto potenziale, per tipologia e quantitativo, è ritenuto idoneo a distruggere un intero palazzo, potendo causare danni ingenti alle abitazioni circostanti. Il tritolo e il plastico, infatti, sono esplosivi di tipo militare, non reperibili in commercio, mentre la bomba risulta proveniente dall'ex Jugoslavia.
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