Lamezia Terme - Ha partecipato in viva voce alla presentazione della Lista di Noi Moderati il candidato a sindaco Mario Murone, temporaneamente assente per motivi di salute. Ad accogliere il suo intervento virtuale al tavolo dei lavori il coordinatore regionale e il presidente nazionale di Noi Moderati, rispettivamente Giuseppe Galati e Maurizio Lupi, che hanno presentato i candidati consiglieri come “uomini e donne con il coraggio di impegnarsi ogni giorno” e di “metterci la faccia per la città”. Una città definita da Galati “cerniera della Calabria”, dove “il centro destra, a differenza che a Catanzaro e a Vibo Valentia, è riuscito a compattarsi e a convergere su un candidato”, Mario Murone, definito “da sempre uomo di centro destra, impegnato da oltre 30 anni con successo nella propria attività professionale, docente universitario”. Due le parole chiave del discorso di Galati, riprese poi anche da Lupi: Noi e Futuro, intese come espressione di un lavoro di squadra, che al di là delle difficoltà innegabili del territorio – dalla criminalità organizzata allo scandalo dei crediti delle aziende sanitarie – portino a raggiungere dei risultati concreti.
“Ritengo che le comunali siano le elezioni più importanti - ha esordito Lupi - perché lì si gioca la dignità o meno di ognuno di noi: l’avere un luogo dignitoso dove vivere, dove i servizi siano efficienti, i giardini, le strade, l’asilo. Anche per questo è necessario ricominciare a fare una politica con la P maiuscola, perché la realtà o è una sfida o rischia di schiacciarci. Dunque non dobbiamo vedere solo il negativo in questo territorio ma anche il positivo, che sta soprattutto nel coraggio di ognuno di voi candidati, che ogni giorno si alza, lavora, si muove; che ha il coraggio di mettere al mondo dei figli. L’esito della vittoria per noi è solo una conseguenza, e sarà quella di Mario Murone, perché vogliamo possa servire questa città, che sia uno strumento, una possibilità, una guida”. Da qui Lupi ribadisce le posizioni di Noi Moderati sul piano nazionale: il no al reddito di cittadinanza, l’invito a votare no ai cinque quesiti del prossimo referendum, la divisione delle carriere in Magistratura, la necessità di un’identità forte ma anche la propensione al dialogo. Forte l’emozione di Murone durante il collegamento telefonico, nel quale ringrazia Lupi per essere intervenuto e lo invita a tornare per incontrarlo dal vivo “dopo la vittoria del 26”.
Giulia De Sensi
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