Casali Del Manco (Cosenza) - La figura di Fausto Gullo (Catanzaro, 16 aprile 1887 – Macchia di Spezzano Piccolo, 3 settembre 1974), uno dei più autorevoli deputati calabresi alla Costituente, ministro dell’Agricoltura (1944 – 1946) e di Grazia e Giustizia (1946 – 1947) nei primi governi dell’immediato dopoguerra, è stata solennemente commemorata a Pedace di Casali del Manco, in occasione della Festa della Repubblica. L’iniziativa è stata assunta dall’amministrazione comunale, con la collaborazione della Biblioteca “Gullo” e dell’Associazione italiana parchi culturali (Aiparc), che, in distinte cerimonie, hanno voluto dedicare targhe celebrative, oltreché a Gullo, a Teresa Mattei e Laura Bianchini, anche loro componenti dell’Assemblea costituente. All’appuntamento, al quale hanno preso parte le scuole del territorio (presenti i dirigenti dei due istituti casalini, Andrea Codispoti e Agatina Giudiceandrea), sono, tra gli altri, intervenuti: il sindaco Nuccio Martire; l’assessore comunale alle Politiche sociali, Francesca Pisani; la presidente dell’Aiparc di Cosenza, Tania Frisone; il professor Romeo Bufalo, socio dell’Aiparc, che ha tenuto una relazione sulla Costituzione e sui suoi valori, e l’avvocato Luigi Gullo, che, destinatario di una manifestazione di stima particolarmente calorosa da parte dei numerosi presenti, ha illustrato la figura del bisnonno, sia come giurista, sia come politico, sia, soprattutto, come uomo “versato alla difesa dei ceti più umili”.
Sin da giovane, Fausto Gullo aderì al Partito socialista. Appena maggiorenne, fu consigliere comunale di Spezzano Piccolo, dove risiedeva con la famiglia, originaria del luogo (oggi compreso nel territorio di Casali del Manco). Nel 1921 si iscrisse al Partito comunista. Tre anni dopo fu eletto deputato. Dal fascismo subì confino e arresti. Ai suoi successivi incarichi di governo conferì il prestigio della sua sensibilità sociale e della sua cultura giuridica. Ne ha rimarcato l’impegno anche l’assessore Francesca Pisani, che ha ricordato come Fausto Gullo, “tempra silana che lo aiutò a battersi contro il latifondismo e a favore delle classi diseredate”, fosse orgogliosamente noto come “ministro dei contadini” per l’impegno profuso nella elaborazione della riforma agraria e dei provvedimenti finalizzati alla distribuzione delle terre agli agricoltori. (lmp)
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