A Lamezia la presentazione di “Musica concentrazionaria”, il saggio di Scaramuzzino sulla musica nei lager

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Lamezia Terme - Sarà presentato sabato 29 novembre alle 18.30 a Lamezia Terme il libro di Pasqualino Scaramuzzino “Musica concentrazionaria”.  Durante l’evento, ospitato dal Laboratorio d’Arte Cerra, si discuterà di musica nei campi di concentramento nazisti.  Scaramuzzino è un pedagogista che fa ricerca storica e culturale volta a testimoniare quanto la musica, e l’arte in generale, può avere valenza educativa e di resistenza, ma anche di manipolazione e di gestione del consenso.

"La musica prodotta all’interno del contesto concentrazionario - afferma l’autore - era imposta dalle autorità militari e utilizzata per scortare i lavoratori a ritmo di marcia, rallegrare l’intervallo della domenica pomeriggio, festeggiare il compleanno dei comandanti del campo. Ma anche come strumento di aggregazione sociale, per stemperare l’odio». «Ma accanto a questa musica – sottolinea Scaramuzzino -  per così dire “di servizio”, in molti lager ci sono state importanti produzioni artistiche, forze creative che hanno rappresentato valori e trasportato contenuti di umanità, quasi contrastando quella stessa Kultur che aveva prodotto i forni di Auschwitz, un’Arte contro l’arte".

 “Dove l’Umanità muore … senza memoria è il titolo del dibattito che si svolgerà con l’autore e gli studiosi Mario De Grazia e Antonio Bagnato.  Interverrà Salvatore D’Elia, che ha coordinato la visita di 45 studenti calabresi nei campi di internamento, sterminio e luoghi della Resistenza in Italia. Presente anche l’editore Nella Fragale per la casa editrice Grafichèditori che ha curato la pubblicazione del saggio.  A condurre l’incontro la giornalista Tiziana Bagnato. Le conclusioni sono affidate a Rosella Cerra, ospite dell’evento nel suo laboratorio d’arte, in via Pirandello 7.

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