Martirano - Nel comune di Martirano, la frazione di San Gennaro è pronta ad accogliere i numerosi partecipanti provenienti da tutta la regione in occasione della sua festa annuale. I festeggiamenti prenderanno il via oggi 18 settembre alle 16:30 con giochi popolari curati dal comitato della sagra della patata di Pietre Bianche. Una serata all'insegna della tradizione e dell'entusiasmo, che si concluderà con l'esibizione coinvolgente del gruppo di suonatori dell'associazione “Felici e Conflenti”, che intratterrà il pubblico con canti e musica popolare. La vera anima della festa, tuttavia, si manifesterà martedì 19 settembre. Alle 07 è prevista l'apertura della fiera, una vetrina colorata della cultura e delle eccellenze locali. Ma è alle 11 che prenderà il via il momento più solenne con la Santa Messa, un momento di preghiera che unisce la comunità nella fede.
Nel pomeriggio, la festa raggiungerà il suo apice con la suggestiva processione del simulacro di San Gennaro. Il simulacro percorrerà un itinerario dalla chiesa di San Gennaro alla chiesa di Sant'Anna nella frazione di San Mazzeo e viceversa. Questo gesto simboleggia il legame tra le due frazioni, un legame che va oltre la geografia ed è radicato nella storia e nella fede. La serata sarà allietata dal concerto della cantante calabrese Teresa Merante.
“Antonella e Manuela non perdono l'occasione per esprimere la loro sincera gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa festa straordinaria. Imprese, commercianti, esercenti e cittadini hanno unito le forze per rendere omaggio alla tradizione e alla fede che continuano a nutrire questa comunità. L'apprezzamento va anche all'amministrazione comunale, che ha dimostrato un impegno costante nel preservare e celebrare i valori religiosi e umani che sono alla base di questa festa. In un mondo sempre più veloce e frenetico, - spiegano gli organizzatori - la Festa di San Gennaro a Martirano rappresenta un toccante ritorno alle radici, un'occasione per rafforzare i legami comunitari e onorare una tradizione che continua a brillare con luce propria”.
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