Lettera aperta di un cittadino su branchi di cani in città: "Lamezia sta diventando la capitale del randagismo"

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Lamezia Terme - 
Ancora branchi di cani randagi che si aggirano per le periferie e il centro di Lamezia Terme. A segnalare nuovamente la situazione, in una lettera, un cittadino che si occupa anche di salvaguardia dell’ambiente e della tutela degli animali.

“Solo in caso di animale ferito, o in alternativa che abbia già morso una persona - lamenta in una lettera aperta - si attiva il recupero del cane dalla strada per condurlo al canile come successo un po’ di tempo fa dove un cittadino sarebbe stato morso da un cane randagio entrato nella sua proprietà e per il quale si era reso necessario l'intervento delle Guardie Ecozoofile di FareAmbiente dei Carabinieri e successivamente l’ASP con il servizio di accalappiamento”.

Il cittadino evidenzia anche la problematica del canile: “è stracolmo di cani. L’effetto di questa inerzia è che già da parecchio tempo si cominciano a vedere gruppi di cani in strada come il branco di cani randagi che si aggira ormai da molto tempo nelle vie della città e in particolar modo tra via della Vittoria e via Pietro Nenni, Si tratta di cani di grossa taglia e fra di loro anche qualche femmina pronta a partorire altri cuccioli. E’ lecito immaginare che se non si pone un immediato riparo Lamezia Terme è già a buon punto per diventare la capitale del randagismo con conseguenze per la salute e l’incolumità degli animali stessi e per la sicurezza dei cittadini. Molti i servizi di prevenzione al randagismo da parte delle Guardie Ecozoofile, anche i Veterinari dovrebbero fare la loro parte obbligando i proprietari a iscrivere i propri cani all’anagrafe canina, molti gli interventi effettuati dalle Associazioni Animaliste, anche la Consulta Animalista si era espressa in merito ma non è stata mai presa in considerazione”.

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Secondo il cittadino, inoltre “i cani in questione non sono stati abbandonati da nessuno sono cani nati e cresciuti da sempre in strada come i cani nati alcuni giorni fa nei parcheggi dell’ospedale lametino, la scorsa notte in via Pietro Nenni il branco ha aggredito e ucciso due gatti riducendoli a brandelli e hanno cercato di aggredire un passante, fortuna ha voluto che trovasse riparo in un portone di un condominio rimasto aperto”. Sulla situazione del canile richiama ancora l’attenzione su “chi doveva vigilare e chi doveva controllare gli ingressi e denunciare alla Procura”. “Non deve esistere - aggiunge - che un cittadino o dei volontari mettano soldi di tasca propria per un qualcosa di competenza dei Comuni e per il quale vengono stanziati i soldi”.

“Ormai da tempo - conclude - si sente parlare di un Decreto per istituire un Canile Sanitario Provinciale ma per negligenza delle istituzioni e la mancanza di accordi ancora non è stato fatto, a volte si ci ritrova ad avere cani incidentati ma senza sapere poi dopo un primo intervento dove portarli. Cosa ancora più grave è che non esiste un punto di ricovero per gatti spesso lasciati morire per strada in quanto ad ogni chiamata viene risposto che non ci sono strutture idonee per la degenza, quindi a parte la mancanza di canili idonei abbiamo la non esistenza di gattili o colonie feline autorizzate e protette come stabilito dai regolamenti”.  Il cittadino, infine, si appella alle istituzioni: “non basta fare prevenzione e sanzionare i cittadini anche le istituzioni devono fare la loro parte”.

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