Lamezia, veti incrociati e polemiche sulla nuova Giunta: puzzle difficile per Murone

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Lamezia Terme - Sarà un altro fine settimana importante (forse decisivo) quello che attende il sindaco Mario Murone per cercare di trovare la quadra e dar vita al governo della città. Nella maggioranza di centrodestra, non mancano i distinguo e parecchi veti incrociati che stanno rallentando il varo della Giunta comunale che dovrebbe essere annunciata alla città in occasione del Consiglio comunale del prossimo 8 luglio. In questi giorni i rappresentanti dei partiti hanno interloquito con il primo cittadino in maniera singola, portando ognuno le proprie proposte e relativi nomi. Tuttavia, non senza dispensare “consigli” rispetto ai rumors che riguardano alche gli altri partner e relativi nomi. Insomma, un gioco delle parti che in apparenza rimane di interesse relativo alla singola forza politica, ma che nella concretezza dei fatti riguarda anche ciò che fanno o propongono gli altri. Da qui, qualche mal di pancia e richiesta in più rispetto a ciò che si era prefigurato. Ciò dovrebbe concludersi, come detto in apertura, entro questo fine settimana quando tutti si siederanno insieme allo stesso tavolo e non più singolarmente, palesando apertamente le nomine che il sindaco dovrà di fatto notificare. Avendo una maggioranza eterogenea anche se di stessa matrice, e dovendo dispensare ad ognuno la propria quota, Murone sapeva fin dall’inizio che ci sarebbero stati problemi nel raggiungimento dell’obiettivo unitario. Quanto questo accordo finale lascerà scontento qualcuno, non è al momento dato sapere.

Quello che potrebbe accadere per quanto riguarda i nomi, è ciò che circola da giorni, con qualche variazione legata appunto alla richiesta e ai veti. E allora, secondo i rumors, succede che Forza Italia chiederebbe due assessori che rispondono al nome di Maria Grandinetti o Tranquillo Paradiso, in tal modo entrerebbe in Consiglio Davide Mastroianni, e poi un terzo nominativo che potrebbe rivestire la carica di vicesindaco e si parla in questo caso del coordinatore cittadino, Salvatore De Biase. Noi Moderati continua a proporre i nomi di Adelaide Colosimo, Salvatore Pirelli e Annalisa Spinelli. Fratelli d’Italia punta su Gino Vescio, Michelangelo Cardamone o in extremis su Pino Zaffina. Oltre a rivendicare sempre la presidenza dell’Assemblea civica con Alessandro Saullo. La Lega rimane ferma su Antonietta D’Amico e la lista Lamezia Domani punta su Armando Chirumbolo e non più su Salvatore Vescio. Calabria Azzurra che nei giorni scorsi ha avuto problemi interni legati anche all’attribuzione del simbolo, con accese riunioni e attriti su chi avesse titolarità a rivendicarne l’uso, punterebbe su Giancarlo Nicotera alla presidenza o ad un assessorato. Anche qui non mancano veti. In verità, sulla figura del presidente del Consiglio comunale sale la tensione e con essa le polemiche. Un punto molto delicato da superare e non si escludono ulteriori attriti, anche in considerazione della proposta che circola di affidare lo scranno della massima Assemblea cittadina a Gianpaolo Bevilacqua. Un’ipotesi avversata in primis da Forza Italia che già al termine del ballottaggio con il coordinatore regionale, Francesco Cannizzaro aveva chiaramente manifestato soddisfazione per il fatto che Murone avesse vinto senza dover ricorrere al “sostegno” dei voti di Bevilacqua “né prima e né dopo”.

A. C.

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