Roma. - Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria ha assestato un altro duro colpo ai sodalizi criminali che gestiscono il traffico internazionale di cocaina servendosi dello scalo portuale di Gioia Tauro. I miliari hanno infatti scoperto e sequestrato un considerevole carico di stupefacente, peraltro di qualità purissima, ma le pattuglie operanti sono riuscite anche a trarre in arresto due soggetti che sono stati sorpresi nel tentativo di trasferire l’ingente partita di stupefacente.
In particolare, i militari del Gruppo Gioia Tauro, nell’ambito del sistematico dispositivo di monitoraggio e controllo del sedime portuale, hanno predisposto un piano d’azione finalizzato a individuare eventuali container utilizzati dalle consorterie criminali per entrare in possesso dei redditizi quantitativi di sostanza stupefacente provenienti dai Paesi d’oltreoceano. L’attività di servizio ha portato, in tale occasione, al sequestro di 193 panetti di cocaina, per un peso complessivo di 228 chilogrammi, e all’arresto in flagranza dei due portuali che, alla vista dei militari operanti, hanno tentato la fuga tra le migliaia di container allineati sul piazzale operativo del porto, venendo prontamente raggiunti, tratti in arresto in flagranza di reato e successivamente condotti nel carcere di Palmi.
La perdita economica inferta alle organizzazioni criminali private della ragguardevole fornitura di stupefacente si aggira intorno ai 35 milioni di euro.
A seguito della trasmissione degli atti compilati, nel corso dell’operazione in argomento, alla Procura della Repubblica di Palmi - diretta del procuratore capo Emanuele Crescenti - l'autorità giudiziaria ha provveduto, allo stato del procedimento in essere e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità, a convalidare il predetto sequestro e gli arresti eseguiti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA