Lamezia Terme - "Il 10 luglio si è svolto il terzo Open Day del Progetto Gedeone, con un appuntamento speciale dei “Giovedì del Benessere”, dedicato alla musicoterapia. L’incontro, guidato da Pasqualino Scaramuzzino e dalla musicoterapista Lucia Nigliazzo, ha coinvolto attivamente i partecipanti in un’esperienza musicale che ha unito ritmo, corpo e consapevolezza.La musica è stata presentata come un linguaggio potente e universale, capace di farci percepire il mondo in modo diverso e di generare benessere. Lucia ha spiegato come il suono e il ritmo possano attivare risposte positive nel corpo, aiutando le persone a sentirsi meglio, anche in situazioni di difficoltà comunicativa" è quanto si legge in una nota.
"L’incontro - precisano - è iniziato con esercizi di body percussion, dimostrando che il nostro corpo è già uno strumento musicale. Mani, piedi, voce e battito del cuore sono strumenti naturali che, se usati consapevolmente, possono produrre ritmo e armonia. I partecipanti hanno sperimentato semplici esercizi ritmici, scoprendo il potenziale sonoro del proprio corpo. Pasqualino ha guidato il gruppo in esercizi ritmici sempre più complessi, suddividendo i partecipanti in sottogruppi con ruoli specifici. Questo ha favorito la collaborazione e la partecipazione attiva, trasformando l’esperienza in un gioco educativo. Il ritmo, come è emerso, non è semplice: richiede attenzione, ascolto e allenamento".
"Un momento creativo - sottolineano - è stato la trasformazione di parole in ritmo. I partecipanti hanno “suonato” i propri nomi o parole come “Roma” e “Napoli”, scoprendo la musicalità nascosta nel linguaggio quotidiano. Questo esercizio ha aiutato a comprendere la struttura ritmica e a costruire un linguaggio più consapevole e abilitante. La seconda parte dell’incontro si è concentrata sulla voce e sulla respirazione diaframmatica, fondamentali per il benessere fisico ed emotivo. Attraverso esercizi vocali, i partecipanti hanno creato suoni collettivi, sperimentando la forza comunicativa della musica anche in assenza di parole. Lucia ha spiegato come la musica stimoli il rilascio di serotonina e dopamina, gli “ormoni del benessere”, aiutando il cervello a rilassarsi e a entrare in uno stato di flow. La musica può anche aiutare a elaborare emozioni difficili, offrendo uno spazio sicuro per accogliere tristezza e malinconia".
"L’incontro - fanno sapere - si è concluso con un momento di musicoterapia ricettiva, in cui i partecipanti hanno ascoltato musica a 432 Hz e suoni naturali a occhi chiusi. Questo esercizio, ispirato alla mindfulness, ha sottolineato l’importanza del respiro come strumento di connessione con sé stessi e di rilassamento profondo. Un messaggio centrale dell’incontro è stato l’invito a prendersi cura di sé, anche solo per un’ora a settimana. In un mondo frenetico, è fondamentale ritagliarsi spazi di benessere per ricaricare mente e corpo. Il benessere personale, infatti, migliora anche le relazioni con gli altri. L’evento ha voluto ricordare, soprattutto alle mamme presenti, che anche loro hanno bisogno di momenti di cura e rilassamento, non solo i ragazzi. La musicoterapia, in tutte le sue forme, può aiutare a ritrovare calma, energia e positività".
"Il Progetto Gedeone non si limita alla musicoterapia: promuove anche attività di prevenzione per i minori e intende estendere le sue iniziative agli anziani, con una visione inclusiva e attenta al benessere di tutta la comunità. L’esperienza dei “Giovedì del Benessere” ha lasciato nei partecipanti un senso di gioia e consapevolezza. Il messaggio finale è semplice ma potente: il nostro corpo è uno strumento musicale e la musica è una risorsa sempre disponibile per prenderci cura di noi stessi".
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