A Serrastretta arte e natura si incontrano nel progetto “Simbiosi nel bosco”

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Serrastretta - Inizia con una frase di Francesco Bonami nell’incipit del catalogo della Biennale di Venezia del 2003, "Sogni e conflitti. La dittatura dello spettatore"la nota di presentazione della manifestazione artistico naturalistica a Serrastretta. "Il 28 agosto del 1963 Martin Luther King pronunciò il suo discorso più famoso: ‘Ho un sogno’. Il suo sogno era quello di una società in cui tutte le discriminazioni e i confini razziali sarebbero stati abbattuti e ogni individuo avrebbe potuto finalmente dire: sono libero. A quarant’anni di distanza, il suo sogno rimane ancora irrealizzato. […] Oggi la nostra società ha ancora bisogno di fantasticare e di lottare per trasformare i sogni in realtà. La storia è un infinito flusso di sogni generati da conflitti, come purtroppo l’infinito flusso di conflitti è la tragica conseguenza di sogni irrealizzati".

A ventidue anni di distanza da quelle parole, i curatori del progetto Simbiosi nel bosco, Marika Mazzei e Giuseppe Antonio Bagnato, si interrogano "sulla capacità della società contemporanea di produrre il cambiamento auspicato da Bonami. Con questo spirito, domenica 20 luglio, nel cuore del bosco di Giannandrea — un’area verde situata tra le frazioni di Serrastretta, Viterale e Forestella — prenderà forma un’esperienza artistica collettiva: un incontro tra natura e creazione, tra energia primordiale e linguaggio visivo".

Nove artisti daranno vita a un percorso immersivo che intreccia arte e paesaggio: Micaela Arcuri, Pina Cerchiaro, Domenico Caracciolo, Antonino Denami, Nicola Di Domenico, Gennaro Lanzo, Caterina Muraca, Enrico Sirianni e Giuseppe Samuele Vasile. Ognuno di loro, attraverso la propria sensibilità e visione poetica, cercherà un dialogo con la dimensione più profonda del bosco, lasciandosi guidare dall’alchimia silenziosa e ancestrale che esso custodisce.

Il cammino tra i castagneti, accompagnato dal costante fruscio del vento, diventa così - raccontano i promotori dell'iniziativa - uno spazio di ispirazione per un’arte spontanea, essenziale, non contaminata dai ritmi frenetici della società contemporanea. In un mondo saturo di stimoli e incapace di ascoltare, il silenzio diventa un atto sovversivo. Come ricorda Heidegger, esso dischiude il senso dell’essere. In questo contesto, l’arte non si limita a rappresentare: essa afferma la necessità di un ritorno al contatto profondo tra l’anima e una dimensione Altra. La giornata sarà arricchita anche da un incontro culturale dal titolo Utopia, introdotto da Matteo Scalise e moderato da Alessandro Cosentini e Raffaele Cardamone, con la partecipazione di ospiti e studiosi. Il dibattito esplorerà i significati contemporanei del concetto di utopia, intesa non come fuga dalla realtà, ma come forza generativa capace di sfidare il presente e immaginare alternative possibili. In fondo, anche l’arte è un’utopia: soglia tra visibile e invisibile, tra realtà e trascendenza, tra finito e Assoluto. E per un giorno, il bosco di Giannandrea diventerà luogo di passaggio, di ascolto e di trasformazione.

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