Roma - Nuova indagine dell’Osservatorio DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) - Associazione Luca Coscioni in merito ai Testamenti biologici. La Calabria si posiziona al 14esimo posto nella classifica nazionale per i Testamenti biologici depositati con una media di 1 DAT depositata ogni 252 abitanti maggiorenni. In particolare, in Calabria, dai dati generali emerge che “Conosciamo i dati di 270 comuni su 404. Risultano depositate 4.685 DAT. Per quanto riguarda la trasmissione alla Banca dati, i Comuni che hanno fornito l'informazione sono 265 su 270 che hanno risposto. Risultano inviate alla Banca dati il 72,8% delle DAT ed il 27,2% non trasmesso. In pratica si ha 1 DAT ogni 252 abitanti”.
Numero di DAT depositate per provincia
* Cosenza --> 1.533
* Reggio Calabria --> 1.454
* Catanzaro --> 767
* Crotone --> 500
* Vibo Valentia --> 431
Rapporto DAT/Abitante per provincia
* Crotone --> 1 ogni 185 ab.
* Cosenza --> 1 ogni 245 ab.
* Reggio Calabria --> 1 ogni 261 ab.
* Vibo Valentia --> 1 ogni 264 ab.
* Catanzaro --> 1 ogni 284 ab.
Top Ten dei Comuni per DAT depositate
1. Reggio di Calabria --> 657
2. Corigliano-Rossano (CS) --> 435
3. Crotone --> 319
4. Lamezia Terme (CZ) --> 217
5. Catanzaro --> 213
6. Cosenza --> 170
7. Castrovillari (CS) --> 148
8. Vibo Valentia --> 127
9. San Giovanni in Fiore (CS) --> 115
10. Gioia Tauro (RC) --> 93
“Anche sul testamento biologico siamo costretti a sostituirci allo Stato nel fornire informazioni e servizi alla persona a causa dell'inazione delle istituzioni. E' ciò che accade sul tema dell'aiuto medico alla morte volontaria, rispetto al quale, nell'inerzia del Parlamento sarà la Corte costituzionale a dover intervenire nei prossimi giorni per chiarire i confini del diritto esistenti, e siamo noi dell'Associazione Luca Coscioni a dover aiutare le persone che chiedono di interrompere una condizione di vera e propria tortura” - dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
“Positivo - aggiungono - l’aumento del 52% delle nuove DAT depositate nel 2023 rispetto al 2022. Un dato che si deve a chi continua a fare iniziativa politica e informazione a livello locale su questo strumento. Ma a livello istituzionale non è mai stata condotta alcuna campagna informativa sul tema e anche in questo caso, come già accade in tema di morte volontaria medicalmente assistita, tocca a un’associazione sostituirsi allo Stato nel garantire alla popolazione diritti civili fondamentali. Particolarmente gravi i dati che abbiamo ottenuto circa il mancato inserimento delle DAT nella Banca dati nazionale. A una persona su 10 tra quelle che hanno depositato le DAT, senza questo inserimento non è garantito il rapido rispetto delle proprie volontà. Un malfunzionamento dovuto alla mancata formazione del personale da parte dei Ministeri competenti”. Al via anche la settimana informativa al Numero Bianco sul “Fine vita”.
Con le DAT si possono esprimere “oggi le tue scelte fornendo indicazioni sui trattamenti sanitari con cui potrai essere – o non essere – sottoposto. Indicazioni importanti nel caso eventuale e futuro in cui non si fosse in grado di esprimere – attraverso il diritto al consenso informato – le tue scelte. Se sei maggiorenne e capace di intendere e volere puoi quindi redigere il tuo biotestamento. Con il biotestamento non si possono esigere trattamenti sanitari contrari alle leggi”.
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