
Lamezia Terme – Alle ultime battute il processo scaturito dall’operazione “Droga Parlata”. Dopo le richieste di condanna del pubblico ministero della DDA di Catanzaro, Silvia Peru, che nell’ultima udienza ha concluso la propria requisitoria, la parola è passata, infatti, alla difesa. Davanti al Tribunale di Lamezia Terme presieduto da Angelina Silvestri, gli avvocati stanno proseguendo con le discussioni in difesa dei rispettivi assistiti. Fase che dovrebbe concludersi il 3 dicembre quando è attesa la sentenza di primo grado. L’accusa - si ricorda - ha chiesto condanne che vanno dai 30 anni di reclusione ai 2 oltre a sanzioni pecuniarie.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, a Lamezia Terme operava un gruppo particolarmente attivo, capace di movimentare e distribuire ingenti quantità di sostanze stupefacenti. L’impianto accusatorio parla di un’associazione finalizzata al traffico di droga con base logistica in un’area che era di facile controllo da parte degli indagati e che veniva sottoposta a verifiche periodiche al fine di trovare eventuali dispositivi di intercettazione. La presunta piazza di spaccio principale è stata individuata in Piazza Mercato Vecchio. L’operazione era scattata nel febbraio del 2022 mentre le attività di indagine erano scaturite dall’arresto a Lamezia Terme di due soggetti nel settembre 2017 colti in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di 71 grammi di cocaina purissima.
Il collegio difensivo è rappresentato - tra gli altri - dagli avvocati: Francesco Gambardella, Michele Cerminara, Antonio Larussa, Domenico Folino, Bernardo Marasco, Mario Murone, Salvatore Cerra, Debora Molinaro, Renzo Andricciola, Francesco Domenico Murone, Giuseppe Spinelli, Luciano Domenico Sinopoli, Lucio Canzoniere, Aldo Ferraro, Leopoldo Marchese, Teresa Bilotta, Gianluca Careri, Rosario Perri, Vincenzo Galeota, Francesco Murone.
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