Lamezia, Grandinetti su bando primario pronto soccorso: “Tre anni di silenzio, ora concorso in piena campagna elettorale”

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Lamezia Terme - “C’è una domanda che non può non venire spontanea: perché tanta fretta? Perché, dopo che dal 2022 il bando per il primario del pronto soccorso di Lamezia Terme è rimasto lettera morta per tre lunghi anni, proprio adesso – a due settimane dalle elezioni regionali – si decide di accelerare e fissare il concorso per il 16 settembre?”. È quanto si chiede, Francesco Grandinetti del Pd che accende i riflettori sul caso: “Per tre anni il ruolo è stato coperto da un facente funzione. Poi, come se d’incanto, il 29 agosto si nomina la commissione e si convoca il colloquio per metà settembre. Una coincidenza? Forse. Ma i cittadini hanno il diritto di chiedere chiarezza. I candidati ammessi al colloquio sono dieci: Accordino Antonino Tindaro Giuseppe, Bilotti Domenico, Borrello Luigino, Cataneo Mario, Colacino Maria Rosa, Giordano Maria Cristina, Procopio Rosarino, Settembrini Lucia Orlando, Tropea Renata Felicia e Urso Domenico Lorenzo. La commissione che li esaminerà è composta dal Direttore Sanitario Aziendale Antonio Gallucci (membro di diritto), da Peppino Masciari (A.O.U. Dulbecco), Maria Paola Saggese (ASL Roma 1), Vincenzo Natale (ASP Vibo Valentia), con segretario la funzionaria amministrativa Annamaria La Rosa”.

Ed è qui che sorgono le domande, prosegue: “perché nominare la commissione appena il 29 agosto, dopo tre anni di stallo? I membri designati sono davvero del tutto liberi da rapporti professionali o personali con i candidati? È possibile garantire piena trasparenza e serenità in una procedura così delicata a ridosso delle elezioni? Sulla sanità non si può essere superficiali. Non si tratta di un concorso qualsiasi: qui è in gioco la guida del pronto soccorso, il cuore pulsante delle emergenze. Chi varca quella porta non porta con sé solo una cartella clinica, ma ansie, fragilità, paure. E in quel momento pretende non solo competenza, ma soprattutto umanità e protezione. La fretta con cui oggi si decide di correre stride con i tre anni di silenzi. E questo i cittadini lo percepiscono. Lamezia Terme ha bisogno di un pronto soccorso che sia presidio di salute e di fiducia, non di una corsa contro il tempo in piena campagna elettorale. Perché una sanità senza trasparenza e senza umanità non è sanità: è solo burocrazia che rischia di schiacciare le vite”.

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