Lamezia Terme - La Corte d’Appello di Catanzaro si è espressa con la sentenza di secondo grado nei confronti di Francesco Carrozza, Daniela Raso, Mykola Hnidy e Salvatore Iannazzo i quali si erano rivolti ai giudizi di appello dopo le condanne ricevute in primo grado, nell’ambito della operazione “Volevo Dirti” contro lo spaccio di cocaina ed eroina, scattata nel gennaio del 2021 e che ha visto l'intervento del personale della Sezione Investigativa del Commissariato di Lamezia Terme e della Squadra Mobile della Questura di Catanzaro nonché di una Unità Cinofila Antidroga della Questura di Vibo Valentia. L’operazione aveva portato a 5 provvedimenti applicativi di misure cautelari emesse dal gip presso il Tribunale di Lamezia Terme, basata su intercettazioni ambientali e telefoniche.
Tra gli arrestati dell’epoca figurava Iannazzo, tratto in arresto in carcere e poi rimesso in libertà nel corso del procedimento di primo grado. Il Gip di Lamezia Terme, in sede di giudizio abbreviato, nel settembre del 2021 ha condannato Iannazzo alla pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione. Nei giorni scorsi la Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Catanzaro, in accoglimento di specifica questione difensiva sollevata dagli avvocati Antonio Larussa e Giuseppe Spinelli del Foro di Lamezia Terme, difensori di Iannazzo, ha ridotto la pena ad 2 anni e 6 mesi di reclusione, ritenendo la continuazione con sentenza GIP di Lamezia Terme del 3.12.2019, revocando altresì le sanzioni accessorie applicate dal primo giudice. Il Procuratore Generale aveva chiesto la conferma della sentenza di condanna di primo grado. Confermata la sentenza emessa dal Tribunale di Lamezia Terme per Carrozza, Raso e Mykola.
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