Serie D: Gelbison, Lamezia e Santa Maria Cilento sempre vincenti nelle ultime cinque giornate

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Lamezia Terme - Se n’è andato quasi un terzo di campionato nel girone I di serie D. Ieri si è infatti giocata la dodicesima di trentotto giornate. Un turno, com’era prevedibile per via degli scontri diretti tra prima e terza, nonchè tra la seconda e la quinta, che ha piuttosto scombussolato le distanze nella parte alta della classifica. Continuano a vincere Gelbison ed Fc Lamezia Terme, mentre frenano bruscamente Cavese e Acireale. C’era molta attesa per il derby della provincia di Salerno, nonché big match, tra la capolista e la blasonata Cavese. Quest’ultima si conferma squadra molto sensibile alla zona cesarini. Proprio nei minuti di recupero finali ha infatti vinto le gare casalinghe ai danni di Santa Maria e Portici , ha agguantato il pari a Licata, è stata raggiunta dal Giarre e, proprio ieri, ha invece perso a Vallo della Lucania dopo ch’era riuscita a pareggiare, momentaneamente, al 41’st. La sconfitta al “Morra” ha indotto la dirigenza metelliana ad esonerare il tecnico Ferazzoli. La squadra di Cava de Tirreni proprio lontano dalle mura amiche ultimamente ha molto rallentato, o meglio frenato. Basti pensare che dalle quattro trasferte più recenti ha racimolato appena due punti. Impressionante il ruolino di marcia della Gelbison anche perché il suo organico, pur di tutto rispetto, non è certo paragonabile, come costo e trascorsi dei calciatori che lo compongono, a quelli di Lamezia, Cavese, Acireale e Trapani. Grande merito va dunque al tecnico dei rossoblù, l’emergente Gianluca Esposito. Gelbison che vince ininterrottamente da ben sei turni, ovvero dal turno infrasettimanale nel quale ha espugnato per 2-1 il “Guido D’Ippolito”. 

Restringendo il periodo di riferimento alle ultime cinque giornate, sono ben tre le squadre a non aver concesso neanche le briciole agli avversari di turno. Oltre alla capolista, hanno fatto l’en-plein di vittorie anche Camilleri e compagni ed il Santa Maria Cilento che ha nel frattempo agganciato l’Acireale in quarta posizione. Scendendo in questa speciale classifica temporale, ovvero riferita agli ultimi cinque turni, troviamo Licata e Cittanova a 9 punti e, solo a 8, Cavese e Acireale. Rovinosa, ieri, la caduta degli acesi al “Dino Liotta” che ha fatto perdere loro l’imbattibilità stagionale. Unica a non aver ancora assaporato l’amaro della sconfitta resta dunque la Gelbison, la quale vanta pure la miglior difesa con appena cinque reti al passivo, a seguire Cavese con sette e Lamezia con otto.  Proprio grazie al 3-1 rifilato all’Acireale, diventa quello del Licata l’attacco più prolifico. Ventuno i gol sin qui fatti dai gialloblù, a venti Gelbison, Cittanova e Santa Maria Cilento. Diciannove le reti all’attivo per Lamezia e Acireale. 

Da quando Tony Lio è subentrato, o meglio è stato promosso a primo allenatore, all’esonerato Erra, i gialloblù hanno subito un solo gol in cinque gare. Il rovescio della medaglia, se così può essere definito, è rappresentato dal fatto che in casa sono arrivate tre vittorie tutte di stretta misura. Sofferenza fino al triplice fischio finale insomma per il pubblico lametino, come successo anche ieri pomeriggio.  “Il risultato più giusto probabilmente – ha ammesso Lio a fine gara – sarebbe stato lo 0-0, ma alla fine noi, a differenza loro, l’abbiamo buttata dentro”. 

Il Real Aversa, che ha giocato l’intera gara con ben sei under, ha dato filo da torcere anche se le occasioni più nitide le hanno avute a disposizione Sirignano e compagni. “Nel primo tempo loro  venivano a prenderci sempre molto alti ma, soprattutto, sono stati più bravi ad arrivare per primi sulle seconde palle. Pur avendo concesso loro il possesso della sfera, comunque abbiamo tenuto bene, tant’è che di veri pericoli il nostro portiere non ne ha corsi. Nella ripresa, invece, ce la siamo giocata alla pari. Dovevamo sfruttare meglio le ripartenze avuteper chiudere la partita. L’aspetto importante è però la capacità di saper soffrire che ha dimostrato anche oggi (ieri ndr) la squadra. Non tutte le partite le puoi giocare all’attacco essendoci pure gli avversari. Siamo stati quindi maturi sotto quest’aspetto. Vittoria importantissima per la classifica e a livello morale”.

Il tecnico dei lametini non ha nascosto un pizzico di amarezza per la vittoria in extremis della prima della classe. “Un po’ di delusione c’è dato che ci aspettavamo un risultato diverso dalla gara di Vallo della Lucania. L’importante, comunque, è che abbiamo vinto noi. Se la Gelbison ha raccolto i tre punti anche oggi, vuol dire che merita il posto che occupa. Noi dobbiamo pensare a continuare a fare il nostro percorso come stiamo facendo”. Un gol pesantissimo quello messo a segno dal dischetto da Ciccio Corapi e valso a piegare la coriacea resistenza dell’Aversa. Si tratta dell’undicesimo calciatore diverso dell’Fc Lamezia Terme che va a segno in campionato. “Vittoria sofferta. Non è certo stata una delle nostre migliori partite, ma contro l’Aversa non giocava il Real Madrid, bensì un’altra squadra di serie D. Loro hanno avuto più palleggio, anche perché nella ripresa ci siamo un po’ abbassati, ma non ci hanno creato grossi pericoli. Sull’1-0 in qualche frangente potevamo chiuderla. Ci prendiamo questi tre punti anche se arrivati con sofferenza. Complimenti all’Aversa che, come ci aveva avvisati il mister, si è confermata, nonostante molto giovane, squadra organizzata e che corre tantissimo”.

Seconda gara consecutiva da titolare per l’esperto centrocampista centrale che pare essersi messo finalmente alle spalle i problemi fisici. “La mia condizione – ammette -  sta crescendo considerato che sono pur sempre rimasto fermo sei mesi. Con il lavoro non può che migliorare e poi le vittorie aiutano anche a migliorare più velocemente a livello di forma”. A chi gli chiede cosa sia cambiato con l’avvento di Lio sulla panchina, Corapi risponde che “quando un allenatore viene esonerato è una sconfitta anche dei calciatori. Le colpe sono quindi da dividere tra Erra e noi squadra. Mister Lio ha portato tranquillità ed entusiasmo. Negli allenamenti ha sempre il sorriso in volto. Sotto l’aspetto tecnico giochiamo più alti perché secondo lui così riusciamo a mettere più in difficoltà gli avversari. Poi i risultati che stanno arrivando, aiutano ulteriormente”.

Restano sempre quattro le lunghezze dalla vetta. “Gelbison ottima squadra che lotterà fino alla fine per il salto di categoria. Abbiamo guadagnato sulla Cavese, ma il torneo è ancora lungo e dobbiamo guardare solo a noi stessi”. Quanto alla decisione di calciare lui il penalty, l’ex Catanzaro e Trapani afferma che “fortunatamente in carriera non ne ho mai sbagliati. Non avevamo deciso nulla circa chi fosse il rigorista. Essendo uno dei più esperti del gruppo, mi sono sentito in dovere di andare a calciarlo io ed è andata bene”. Amareggiato il tecnico dei campani Sannazzaro. “Siamo venuti a giocarcela con sei under su un campo difficilissimo e devo dire che la differenza in termini di esperienza e di costo dei due organici non si è vista minimamente. Sono soddisfattissimo della prestazione della mia squadra ma al contempo arrabbiato perché abbiamo perso immeritatamente e per di più a causa di un rigore a mio avviso inesistente anche se non sono solito commentare l’operato arbitrale. Disputato un ottimo primo tempo nel quale abbiamo rischiato solo su una palla inattiva. Peccato per non aver concretizzato a dovere qualche ripartenza”.

 Ferdinando Gaetano

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