La tragedia ferroviaria della Fiumarella, iniziativa in Cittadella: "Quell'alba di morte che strappò alla vita 71 persone"

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Catanzaro - “Il disastro della Fiumarella è il più grave, ignorato e rimosso, deragliamento ferroviario della storia d’Italia. Era una piovosa alba quando il viaggio senza ritorno del treno A7 partì dalla stazione di Soveria Mannelli alle 6:43, composto da un’automotrice Breda M2 123 e da un carrello rimorchio Breda RA 1006; sarebbe dovuto arrivare al capolinea di Catanzaro alle 7:57. A pochi minuti dall’arrivo, una rimorchiata ruppe l’asta di trazione che l’univa alla sua motrice e precipitò da un viadotto alto 28 metri, schiantandosi nel torrente sottostante. Decollatura ebbe 31 vittime su 71, quasi tutti studenti, giovani che portarono via per sempre speranze e gioie, un ultimo bacio, un sorriso, un amore. Tutti noi, ma anzitutto le istituzioni, oggi più che mai, abbiamo il categorico dovere di imprimere alle generazioni attuali e future, il 23 dicembre 1961”. Queste le parole di Giovanni Petronio, presidente del Comitato "23 dicembre 1961" che questa mattina ha organizzato in Cittadella regionale una giornata di commemorazione che ha visto la partecipazione di decine di studenti provennienti da tutta la Calabria. L'iniziativa è stata organizzata in sinergia e con il patrocinio del Consiglio regionale, della Provincia di Catanzaro, della Provincia di Catanzaro, del Comune di Catanzaro, di Ferrovie della Calabria e di AMC. Durante l'incontro è intervenuto il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.

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"Ricordare è un obbligo - ha detto Mancuso. Non bisogna dimenticare quanto accaduto più di 60 anni fa anche perché come emerge dalla cronaca recente, i morti sul lavoro e i morti sulle linee ferroviarie continuano ad esserci nonostante si parli di messa in sicurezza e di interventi importanti. A proposito di questo, - ha aggiunto Mancuso - nella giornata di ieri ho incontrato a Roma l’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) Gianpiero Strisciuglio. Abbiamo discusso degli importanti investimenti destinati alla Calabria che (assieme a quelli dell’Anas per le strade) riqualificheranno il sistema ferroviario, le stazioni e i treni del nostro territorio. Il Gruppo Ferrovie dello Stato - ha concluso Mancuso - ha appena annunciato un piano di interventi di 13,4 miliardi che renderanno la Calabria più connessa, moderna e competitiva, spetta alla politica e a tutte le istituzioni preposte vigilare affinché tali risorse vengano utilizzate al meglio per garantire la mobilità e la sicurezza dei calabresi e non solo".

B. M.

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