Lamezia Terme - La Polizia di Lamezia Terme e la Squadra Mobile di Catanzaro con il Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 9 giovani lametini. Tutti sono indagati per avere, a vario titolo, organizzato una rete di spaccio di sostanza stupefacente di vari tipi di canapa indiana e poiché detenevano, vendevano o offrivano sostanze stupefacenti a diversi giovani che frequentavano i locali del centro storico di Lamezia Terme ed in particolare in Piazza Mercato Vecchio. Le indagini di carattere tecnico, effettuate la scorsa estate dal sostituto commissario Antonio Serratore assieme agli agenti da Silvio Zumpano, Carmine Burgo, Antonio Caruso, Giovanni Gigliotti, Carmelo Morabito, coordinate dalla Procura della Repubblica, costituiscono la prosecuzione delle attività investigative sfociate il 29 luglio 2015 nell’operazione “Boomerang” con cui erano stati individuati e arrestati altri 9 ragazzi lametini ritenuti responsabili di spaccio.
Dalle successive attività interiettive, svolte nei mesi estivi, è emerso come gli indagati, dediti al traffico illecito di sostanze stupefacenti, erano organizzati in un più ampio contesto criminoso che prevedeva divisione dei ruoli e ripartizione dei compiti. Gli stessi avevano assunto il pieno controllo dello spaccio di vari tipi di droghe leggere nella centrale piazza Mercato, piena di locali e frequentata anche dai giovanissimi. Dalle indagini è emerso la particolare diffusione tra i giovanissimi lametini di droghe leggere particolarmente pericolose per l’elevata concentrazione di principio attivo, tale da aumentare sensibilmente gli effetti dello sballo, in particolare dello “skunk”. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati in più occasioni numerosi dosi di hashish e marijuana, alcuni bilancini e “tritini”. E’ emerso come in un’occasione, uno dei locali della piazza, era stato utilizzato come luogo di deposito della droga destinata agli avventori degli altri locali.
L’impianto investigativo ricostruito da personale della sezione investigativa del commissariato di polizia di Lamezia Terme, e delineato in una dettagliata informativa di reato lo scorso mese di ottobre, è stato pienamente accolto dalla Procura lametina nella persona del sostituto procuratore Santo Melidona e dal Gip Emma Sonni che ha emesso, sulla base anche dello stato di incensuratezza di molti di loro, le misure cautelari agli arresti domiciliari e dell’obbligo di dimora. Nel corso delle perquisizioni, c’è da aggiungere, sono state sequestrate nell’abitazione di due indagati modiche quantità di droga.
I NOMI
Vincenzo Strangis
Francesco Cerra
Davide Cosentino
Ivan Di Cello
Alex Morelli
Antonio Torcasio
Smeraldo Davoli (obbligo di dimora)
Pino Isac Esposito (obbligo di dimora)
Alfonso Calfa (obbligo di dimora)
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