Reggio Calabria - Un mini zoo abusivo, nascosto nelle campagne della piana di Gioia Tauro, è stato scoperto dai carabinieri nel corso di una ispezione coordinata con il personale dell’Azienda provinciale sanitaria e con il Nucleo Cites di Reggio Calabria. Gli inquirenti hanno fatto emergere un quadro inquietante: furto aggravato di energia elettrica, animali di specie protetta detenuti senza autorizzazione, cavalli, cani, capre e pecore privi di microchip e di ogni forma di tracciabilità. L’intervento è scaturito da un’anomalia nei consumi elettrici che ha portato alla scoperta di un allaccio fraudolento alla rete che riforniva un’abitazione e i terreni circostanti per un danno stimato d' circa 5.000 euro. Ma la sorpresa più grande è arrivata quando i militari, insieme agli specialisti, hanno varcato i cancelli della proprietà: all’interno vi erano due imponenti tartarughe africane 'Centrochelys sulcata' di circa 60 centimetri, tra le più grandi al mondo, e oggi considerate in pericolo di estinzione. Animali straordinari che, per le loro caratteristiche, sono spesso vittime di traffici illegali e che in questo caso venivano detenuti senza alcuna autorizzazione.
L’Asp ha elevato una maxi-sanzione da 21.000 euro per la presenza di cavalli, capre, pecore e cani non identificati in assenza di un’azienda zootecnica regolarmente registrata. Sul posto sono stati inoltre scoperti un’aquila reale e un barbagianni, formalmente in regola, ma di cui non era stata comunicata la variazione del luogo di custodia, altro obbligo di legge disatteso dal proprietario, che è stato denunciato a piede libero. Le indagini sono nelle fasi preliminari.
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