Palmi - L'ex consigliere regionale della Calabria Domenico Creazzo, eletto nel 2020 con la lista di Fratelli d'Italia, è stato assolto dall'accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Lo ha deciso il Tribunale di Palmi a conclusione del processo denominato "Eyphemos" scaturito da un'indagine condotta dalla polizia di Stato a carico delle cosche di 'ndrangheta di Sinopoli e Sant'Eufemia d'Aspromonte, nel Reggino.
A carico di Creazzo, che fu arrestato pochi giorni dopo l'elezione in Consiglio regionale quando era ancora sindaco di Sant'Eufemia, la pubblica accusa aveva chiesto la condanna 16 anni di reclusione. L'ex consigliere regionale, in particolare, era stato accusato di avere accettato la promessa di procurargli voti fattagli dal boss Domenico Laurendi, imputato anche lui nel processo "Eyphemos" e condannato a 20 anni nel troncone del dibattimento celebratosi con il rito abbreviato. Dall'imputazione di scambio elettorale politico-mafioso è stato assolto anche il fratello dell'ex consigliere regionale, Antonino Creazzo, condannato però a 3 anni di reclusione per minacce e ricettazione.
Oltre a Domenico Creazzo, il Tribunale di Palmi ha assolto 33 persone, coinvolte nell’operazione Eyphemos, condotta tre anni fa dalla Squadra mobile e dal Commissariato di Palmi. Gli imputati assolti sono: Angelo Alati, Rosa Alvaro, Francesco Antonio Cannizzaro, Domenico Carbone, Vincenzo Condina, Cosimo Idà, Giasone Italiano, Antonino Laurendi, Rocco Laurendi cl.44, Domenico Luppino, Francesco Modaffari, Domenico Modaffari, Pasquale Modaffari, Giuseppe Novello, Michele Romeo, Domenico Alvaro, Cosimo Alvaro, Rosario Bonfiglio, Adriano Bruni, Carmelo Castagnella, Giovanni Speranza, Francesco Crea, Gregorio Cuppari, Giuseppe Antonio Galletta, Rocco Iannì, Diego Laurendi, Rocco Laurendi, Carmelo Napoli, Agostino Orfeo Diego Orfeo, Diego Orfeo, e Saverio Salerno.
Il Collegio ha invece condannato, a vario titolo, accogliendo la richiesta della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, 21 imputati ritenuti vicini alla cosca Alvaro, di Sinopoli: Domenico Alvaro cl.81, 6 anni e 6 mesi; Salvatore Alvaro 13 anni; Giuseppe Bagnato 15 anni; Antonino Borgia 12 anni e 9 mesi; Cosimo Cannizzaro 14 anni; Emanuele Crea, 13 anni e 5 mesi; Giuseppe Crea 12 anni; Antonino Creazzo 3 anni; Mauro Fedele, 1 anno e 4 mesi; Diego Forgione, 14 anni; Rocco Iannì, 2 anni; Rocco Laurendi, 1 anno e 6 mesi; Antonino Luppino, 3 anni; Bruno Modaffari, 13 anni; Vincenzo Modaffari, 12 anni; Carmine Napoli, 14 anni; Carmine Giuseppe Napoli, 13 anni; Agostino Orfeo, 1 anno e 4 mesi; Giuseppe Orfeo 3 anni; Carmine Quartuccio 7 anni e 6 mesi; Michele Romeo 5 anni. Nel troncone del processo celebrato con il rito abbreviato, era stato invece condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari, il quale, secondo l’accusa della Dda, si sarebbe interessato per il trasferimento di una impiegata delle Poste, imparentata con esponenti della cosca Alvaro, richiesta che gli sarebbe stata rivolta da persone vicine elettoralmente a Domenico Creazzo, che è stato invece assolto.
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