Lamezia Terme - "Torna in scena a Lamezia Terme “Di tutti i colori”, la nuova produzione teatrale targata Scenari Visibili, di e con Dario Natale, dopo il successo del debutto nella stagione di RICRII, dopo l’anteprima a Reggio Calabria, la replica a Cosenza e prima di sbarcare a Trento il prossimo 9 agosto. Appuntamento per mercoledì 6 agosto alle ore 20:30 nell’affascinante cornice naturalistica dell’Antico Mulino delle Fate, in Via Serra, a Lamezia Terme Nicastro" è quanto si legge in una nota.
"Lo spettacolo, con i paesaggi sonori di Alessandro Rizzo - informano - prende le mosse dalla rilettura del capolavoro di Stefano D’Arrigo, “Horcynus Orca”, oltre che dalle suggestioni paesaggistiche e antropologiche dello Stretto di Messina. Ma soprattutto è una certa poetica “dei colori” a tirare le fila del dramma, i colori come codici di archiviazione della nostra memoria, come richiamo cromatico per i ricordi quando essi iniziano a disperdersi. “Non c'è blu senza giallo senza arancione” diceva Van Gogh, e potrebbe anche significare che non c’è felicità senza tristezza. Ma in quella particolare luce cangiante che investe lo Stretto di Messina, basta osservare il colore “cielo che passa”, per riconoscere tra i due estremi che non si possono più toccare, il senso di una vita".
"Saro, interpretato da Dario Natale, in vita sua ne ha viste davvero tante, sia in tempo di pace che di guerra. Sa che non potrà mai collegare il suo passato a questo presente dai valori rovesciati, dove smarrita è la misura del limite e del degrado. Si chiede il perché, Saro, pretende rispetto della sua condizione, della sua insufficienza, sa che al prossimo lampo, colto dai suoi sensi, aprirà il libro delle meraviglie: la vita che ha vissuto. Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, le suggestioni di Il Giappone a Colori di Laura Imai Messina, le parole e gli scritti di Osvaldo Pieroni, hanno gettato le basi del ponte sospeso su cui è salito Saro, una passerella che appare e scompare, unico ponte da cui guardare lo Stretto di Messina, lo Scilla e Cariddi, in quanto patrimonio presente e futuro di pesci, uccelli, esseri umani, mostri marini. I paesaggi sonori sono di Alessandro Rizzo, la consulenza e il supporto drammaturgico di Domenico Benedetto D'Agostino e Subhaga Gaetano Failla, locandina di Pasquale De Sensi, foto di scena di Andrea Torcasio, produzione Scenari Visibili / TIP Teatro".
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