Operazioni Chimera 2, forze dell'ordine e magistratura concordi su momento unico per Lamezia

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Lamezia Terme – Ci sono anche tre imprenditori raggiunti da avviso di garanzia tra le persone coinvolte nell’operazione Chimera “ contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri e che è stata illustrata alla  stampa questa mattina presso il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri a Catanzaro. Tre imprenditori che in maniera continua e reiterata, nonostante ci fossero prove nell’aver subìto estorsioni e minacce hanno preferito continuare a negare. Per loro, per la prima volta, la Dda aveva richiesto anche l’arresto per favoreggiamento aggravato ma il gip ha rigettato la misura specificando che non c’erano le esigenze di eseguire un provvedimento cautelare. Per la prima volta, dunque, dopo averlo annunciato in diverse conferenze stampe negli ultimi anni, la Procura Distrettuale Antimafia ha deciso di proteggere solo chi collabora con la giustizia e non chi, anche davanti a prove evidenti, continua a negare. Per questi tre commercianti, dunque, è scattata l’accusa di favoreggiamento aggravato. Tutti i partecipanti alla conferenza stampa hanno ribadito come questo sia il momento giusto perché tanti altri commercianti e la società civile in genere si facciano avanti denunciando i loro estorsori o situazioni poco chiare in modo da riuscire a far rifiatare la città di Lamezia in modo definitivo.

Colonnello Cantoni: Per Lamezia opportunità unica

“Vorrei fare accenno ad una riunione in Prefettura di qualche giorno fa in cui era presente sia il procuratore Lombardo che  rappresentanti di associazioni di categoria e della società civile di Lamezia. In questo momento esiste un’ opportunità unica per Lamezia. E’ il momento di aprire una pagina nuova sulla città. C’è la possibilità di cambiare, non c’è più una cappa opprimente ma c’è la possibilità reale di percorso nuovo. I risultati ci sono. Adesso dobbiamo contare sulla risposta della società civile”.

Procuratore Lombardo: Quadro indiziario grave per tre imprenditori accusati di favoreggiamento

“Siamo alla seconda tranche dell’ operazione Chimera che riguarda sempre la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri e che aveva in qualche misura, dopo i colpi inferti alla cosca Giampà, ripreso respiro. Avevamo annunciato che la nostra attenzione sarebbe rimasta alta e ci saremmo concentrati su altre ‘ndrine rimaste e operazione di oggi è proseucuzione di quanto avviato e completa lo squarcio sulla cosca individuando ulteriori soggetti che partecipano anche dal carcere. Abbiamo scoperto una serie di estorsioni, 13 estorsioni che si sono realizzate sia tramite il pagamento del pizzo che del prezzo di vendita dei prodotti. Nel comitato in Prefettura per l’ordine e la sicurezza le categorie hanno chiesto maggiore attenzione a magistratura e forze dell’ordine. Quello che mi viene da domandare è: se non ora quando Lamezia può resistere alle pressioni? Bisogna sapere che se noi assicuriamo alla giustizia 10, 50 o 100 soggetti delle ‘ndrine non significa che abbiamo sconfitto la ‘ndrangheta a Lamezia perché c’è sempre qualcuno che pensa di prendere il posto di chi è in carcere. Nonostante tutti i colpi inferti abbiamo contestato a tre imprenditori il reato di favoreggiamento aggravato ma il Gip ha respinto richiesta di misura anche se esiste un grave quadro nei loro confronti. Quindi quando sentiamo che i rappresentati di categoria ci chiedono maggiore presenza e azione ma alcuni loro associati assumono, almeno in parte, un comportamento diverso…Non tutti, perchè diversi stanno iniziando a collaborare. Ci sono alcuni che, purtroppo, continuano a pensare che risolvono i loro problemi pagando anziché fidarsi della giustizia ed sono stati indagati”.

Procuratore aggiunto Bombardieri: Ora Lamezia è nelle condizioni di poter reagire

Ringrazio forze dell’ordine che operano e conseguono ottimi risultati dal punto di vista investigativo e giudiziario.  Quello che è importante è chiedere a Lamezia quello che non si poteva chiedere cinque anni fa. Mentre, infatti, tempo fa si poteva comprendere che alcuni avessero paura e non collaborassero ora non si può capire. Ai primi accenni, alle prime intimidazioni e minacce bisogna reagire. Questa è gente che non ha più niente dietro. Se non si agisce ora, subito, nuove leve prenderanno il posto. Ora la societa civile e imprenditoriale è messa nelle condizioni di poter reagire”.

Comandante Greco: La società deve far sentire la propria voce Adesso è possibile, ci sono tutte le condizioni perché ciò accada e si deve sapere che sia le forze dell’ordine che il sistema giudiziario è pronto ad ascoltare”.

Colonnello Conte (Dia): Calcestruzzo al 3% e 50.000 euro per costruzione clinica a Maida

Noi nell’attività di indagine abbiamo individuato un tentativo di estorsione ai danni di un iimprenditore relativa ad una clinica che doveva realizzarsi nel comune di Maida con una pretesa del 3% su fornitura calcestruzzo oltre al versare una somma di 50.000 euro. Si ricorderà che la Dia, già a maggio 2013, arrestò quattro imprenditori compiacenti e che facevano affari con i Giampà. Questa è la realtà imprenditoriale che opera in questa realtà. Non abbiamo solo vittime o persone che tacciono ma anche che fanno affari e profitti con le consorterie criminali vincendo e andando oltre le regole del libero mercato e della concorrenza. In questo contesto la Dia ha messo in luce le proprie capacità nel campo della polizia giudiziaria ma anche nel contrasto all’illecito investimento che può essere un aspetto determinante.

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