Lamezia Terme - Non sono passate inosservate le dichiarazioni di due giorni fa del Ceo della Compagnia Ryanair, Eddy Wilson a margine della conferenza stampa tenuta a Crotone dove si annunciavano nuove rotte (in realtà quasi tutte già presenti) da e per i tre scali aeroportuali calabresi. Dichiarazioni che riguardano in particolare "l’abolizione dell’addizionale municipale" con grave nocumento per le casse dei Comuni dove sono ubicati gli aeroporti. Soprattutto per quanto riguarda lo scalo più importante della Calabria e fra quelli strategicamente più rilevanti dell'intero Paese. A stigmatizzare quanto dichiarato dal Ceo di Ryanair e a porsi alcune legittime domande nell'interesse di tutta la comunità lametina e non solo, la consigliera comunale del Pd di Lamezia, Doris Lo Moro che in un'interrogazione a risposta orale, chiede lumi al presidente dell'Assemblea cittadina e al sindaco, Murone. La Lo Moro in premessa ricorda le dichiarazioni di Eddy Wilson il quale "ha sostenuto che il potenziamento degli investimenti della compagna in Calabria ha avuto come punto di svolta “l’abolizione dell’addizionale municipale ad opera di Occhiuto”.
La decisione della Regione Calabria
"In vero - ricorda Doris Lo Moro - già con una nota del luglio 2024 la Ryanair aveva commentato con entusiasmo “la lungimirante decisione della Regione Calabria di abolire l’addizionale municipale dagli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, a partire dal 1° agosto 2024”, sostenendo che "l’approccio pragmatico del presidente Roberto Occhiuto sta trasformando la Calabria nella Regione con i costi di accesso più bassi in Italia”.
"Un approfondimento del tema - evidenzia la consigliera del Pd - si rende necessario perché si tratta di una tassa (sui diritti di imbarco) nata per ripagare i Comuni dal danno causato dal “rumore degli aerei”. Nel tempo, della tassa hanno beneficiato anche altri soggetti, in particolare l’Inps cui è devoluto un importo per ogni partenza. Parte significativa della tassa è comunque di competenza dei Comuni aeroportuali. A fronte di una iniziativa regionale (peraltro concretizzatasi in una norma introdotta nella legge di conversione del decreto Coesione 60/2024) sembrerebbe di dover registrare una riduzione delle entrate di soggetti diversi, in primis il Comune di Lamezia Terme che peraltro, all’epoca dell’abolizione della tassa, era in predissesto. La norma in questione (art. 15 comma 3-bis dl 60/2024 convertito con mod.ni dalla L. 95/2024), infatti, sancisce la non applicabilità nel territorio della regione Calabria dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili. La stessa norma prevede che la Regione Calabra provveda “a ristorare annualmente i Comuni interessati”. Ciò posto, non è dato sapere se e quanto questo ristoro, che dovrebbe essere stato versato per il 2024 e il 2025 e che sembrerebbe non tener conto del numero dei passeggeri in transito, sia rapportabile all’importo cui i tre Comuni aeroportuali avrebbero avuto diritto con la normativa non più applicabile.
Cosa intende fare il Comune di Lamezia?
Dopo questa puntuale premessa, Doris Lo Moro chiede lumi al sindaco per sapere "se l’Amministrazione comunale dell’epoca è stata informata dell’iniziativa del presidente della Regione Calabria e che ruolo ha eventualmente avuto nella vicenda; A quanto ammonta la riduzione di entrata in favore del Comune di Lamezia Terme, considerato il rilevante numero dei passeggeri in transito e l’entità della tassa che, secondo dati acquisiti informalmente di cui si chiede la verifica, ammontava a 6,5 euro per passeggero in partenza dall’aeroporto di Lamezia Terme; Se la riduzione delle entrate tributarie è stata compensata dalla Regione Calabria e in che misura; Se l’abolizione della tassa ha comportato una riduzione dei costi dei biglietti aerei delle compagnie che utilizzano il nostro aeroporto e in che misura; Anche a prescindere dal dato finanziario, se e quali vantaggi sono stati richiesti ed ottenuti per i cittadini del lametino a fronte dell’abolizione di una tassa destinata a ripagare i Comuni aeroportuali dal rumore degli aerei e più in generale dall’inquinamento acustico. Se non ritiene necessario portare la discussione in Consiglio e prendere posizione a tutela del Comune di Lamezia".
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