Grandinetti (Pd): "Basta con gestione Sacal senza rappresentanza di Lamezia" 

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Lamezia Terme - "Ho letto con attenzione la denuncia del Codacons sul cosiddetto “bando agostano” di Sacal per l’assunzione di otto dipendenti. Criteri di selezione e prequalifiche arbitrarie, che rischiano di favorire pochi privilegiati a scapito del merito e dell’uguaglianza di opportunità, sono inaccettabili" afferma in una nota Francesco Grandinetti del Pd che prosegue: "Da anni sostengo che la gestione di Sacal non può avvenire con un amministratore unico, escludendo dal Consiglio di Amministrazione i soci, quasi tutti enti pubblici e in particolare il Comune di Lamezia Terme, che ha pieno diritto statutario di avere un proprio rappresentante nel CdA. Una presenza che sarebbe determinante per discutere decisioni delicate prima che vengano prese, garantendo trasparenza e responsabilità".

"Invece, da troppo tempo, queste richieste restano inascoltate, come se l’obiettivo dell'amministrazione di Lamezia fosse quello di “non disturbare il manovratore”. E così si ripetono pratiche decise dal "monarca assoluto".  Inserire prequalifiche su misura per persone, società o associazioni, mascherandole con la scusa di assicurare il buon esito della gara, è diventata ormai una consuetudine che molti enti pubblici usano per favorire “gli amici di turno”. Una prassi che faceva parte anche della Prima Repubblica, ma allora si agiva almeno  con più “discrezione”... Oggi, nella migliore delle ipotesi, si tratta di scelte discutibili,  nella peggiore, si sfiora l’illegalità, sempre con lo stesso obiettivo: favorire i propri amici".

"I cittadini calabresi meritano di più: gare pubbliche trasparenti, criteri equi e rispetto per la dignità del lavoro. È ora di dire basta ai bandi confezionati per pochi e restituire spazio alla competenza, alla partecipazione e al merito. Il lavoro è un diritto non un favore da chiedere al politico di turno. Sacal deve tornare a essere una società gestita nell’interesse di tutti, con un Consiglio di Amministrazione dove Lamezia abbia finalmente la voce che le spetta e che faccia ripristinare il clima di collaborazione tra dipendenti e società oggi minato da un comportamento della Sacal vessatorio verso i dipendenti, specialmente verso quelli che osano alzare la testa". 

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