Lamezia, De Biase: il centro protesi Inail deve diventare realtà

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Lamezia Terme - “Il centro protesi INAIL deve diventare una realtà inderogabile. E questo deve essere anche l'impegno della nuova amministrazione Mascaro, dove il sindaco, come auspicabile, deve mettersi a capo di una iniziativa che dia una forte accelerazione verso la realizzazione dell'importante struttura riabilitativa che interessa il nostro territorio, il sud, oltre che l'intero mezzogiorno”. Queste le parole del capogruppo  di F.I. Salvatore De Biase.

“E allora, Perché nel contesto di una possibile rivisitazione complessiva - si chiede, in una nota, De Biase - non valutare la possibilità a che, nelle attività di riabilitazione, non si tenga conto anche di un coinvolgimento delle nostre terme? Certamente darebbe a quella parte di territorio dell'ex comune di Sambiase, un immaginabile e concreto impulso di sviluppo e occupazione. La storia racconta, che le nostre terme erano apprezzate fin dal'epoca romana, ‘acque angee’, il cui effetto di queste benefiche acque sulfuree, era ben noto. In concreto, la progettazione del centro protesi INAIL, nasce 1995-96 con la volontà di localizzare in Calabria detta struttura, anche se inizialmente fu destinata alla regione Puglia, e solo  sotto la spinta del presidente Nistico, collaborato fin dall'inizio dall'On Galati e dal  Dr Gianfranco Luzzo nei rispettivi ruoli, trovò giusta attenzione. Poi a seguire fu strutturata la preposta pianta organica con ben 120 unità, distribuite nelle diverse qualifiche, con apposito programma sottoscritto dalla Regione e dall' INAIL, conclusosi con la partecipazione del mondo sindacale. Ora insomma, deve trovare compimento immediato, tenuto conto altresì che illo tempore fu istituita apposita convenzione con l'università di Cz, con corsi universitari nelle discipline attinenti".

"Da qui la proposta rivolta al sindaco Mascaro - conclude De Biase - al fine di aprire un tavolo operativo con le tutte le parti interessate, ovvero regione, Asp-Cz, ufficio del commissario, INAIL, nonché' la commissione parlamentare di controllo sulle attività degli enti di previdenza, assieme a quanti ne hanno creato le condizioni attuali. Va considerato altresì che il centro nasce già come autorizzato è accreditato con legge regionale nel piano sanitario targato Luzzo. Motivo per il quale oggi occorre solo accelerare le procedure dopo che tutte le istanze previste sono state definite, manca solo la ufficializzazione dell'apertura per la quale rimuovere le eventuali inerzie che ne ritardano l'avvio. Da qui l' auspicio che il sindaco possa smuovere, per la parte di competenza, ogni ulteriore fermo non più giustificabile".

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