Mercurio (Udc): ancora non rispettata parità di genere nel cda Lamezia Multiservizi

rosina-mercurio-udc-ok.jpg

Lamezia Terme - "E’ trascorso quasi un anno da quando l’UDC ha denunciato l’illegittima costituzione del CDA della Lamezia multiservizi per il mancato rispetto del DRP 251/2012 preposto a curare l’equilibrio di genere garantendo almeno 1/3 del genere meno rappresentato nelle società quotate e quelle non quotate ma a controllo pubblico". E' quanto afferma il commissario cittadino dell'Udc Rosina Mercurio. 

Il Sindaco di Lamezia Terme - prosegue ancora - è stato più volte sollecitato in merito all’indiscussa illegittimità della composizione del CDA Multiservizi sia sulla stampa che in consiglio comunale ed avrebbe risposto che presto sarebbe stato ripristinato l’equilibrio di genere; Ad oggi nulla è ancora cambiato.

Si vuole ricordare al Sindaco ed ai consiglieri che fanno parte della sua maggioranza che tra gli atti la cui legittimità  la commissione di accesso presente nel palazzo di città è tenuta a verificare, vi rientrano anche quelli di composizione dei CDA delle partecipate del Comune  e che solo cinque giorni fa il sottosegretario di Stato, On. Paola De Micheli, ha ribadito la ratio della norma a seguito dell’interpellanza parlamentare proposta dal gruppo Cinquestelle sul CDA SAC.AL s.p.a. (chiaramente illegittimo sotto il profilo del rispetto della quota di genere) e nei cui confronti il sottosegretario si è impegnato ad avviare il procedimento di diffida per questo mese di giugno affinchè venga ripristinato l’equilibrio tra i generi.

Se un anno fa l’illegittima composizione del CDA della Multiservizi poteva essere definita “una svista”, oggi non la si può che definire un persistente  groviglio di illegittimità e irregolarità sotto gli occhi indifferenti del Sindaco, dei consiglieri che appoggiano il suo operato e degli organismi preposti al controllo del rispetto delle parità di genere.

Lamezia vive un serio momento  di difficoltà e la città non accetta che si continui ad agire facendo prevalere interessi personalistici - conclude - in netto contrasto con quanto previsto dalla legge. Invitiamo, pertanto, il Sindaco a ricomporre il CDA della partecipata ripristinando le quote di genere". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA