Roma - Il riparto pro-capite del Fondo sanitario nazionale per la Calabria, nel 2023 (anno in cui sono stati modificati i criteri di riparto) è stato pari a 2.091 euro, con un incremento di 83 euro rispetto all'anno precedente, superiore alla media nazionale di 71 euro. È quanto emerge dal Rapporto Gimbe, che analizza e monitora la sostenibilità e l'efficienza del Ssn. Anche nel 2024, rileva il rapporto, la regione ha ricevuto 2.182 euro pro-capite, cifra lievemente superiore alla media nazionale di 2.181 euro. Sempre nello stesso anno, il 2024, il 10% dei cittadini, oltre 180 mila persone, ha dichiarato di aver rinunciato ad una o più prestazioni sanitarie (media Italia 9,9%) con un incremento di 2,7 punti rispetto al 2023.
Riguardo l'aspettativa di vita alla nascita, Gimbe, su dati 2024, la stima a 82,3 anni, lievemente inferiore rispetto alla media nazionale, 83,4. Il Rapporto prende in esame, con riferimento al 2023, anche il personale sanitario indicato in 10,2 unità ogni 1.000 abitanti (media Italia 11,9); i medici dipendenti per 1000 abitanti sono 1,84 (media Italia 1,85); gli infermieri dipendenti ogni 1000 abitanti 4 (media Italia 4,7); e, infine, il rapporto medici-infermieri è pari a 2,18 (media Italia 2,54). Gimbe, nel rapporto, parla anche, volge lo sguardo anche servizi e strutture finanziati con risorse Pnrr e con risorse diverse dal Pnrr con dati Agenas al 30 giugno 2025. Riguardo alle Case della Comunità, a fronte di una programmazione complessiva di 63, al 30 giugno 2025 2 hanno attivato almeno un servizio e 2 hanno attivato tutti i servizi obbligatori ma senza la presenza di medici e infermieri. Alla stessa data, inoltre, le Centrali operative territoriali sono pienamente funzionanti e certificate al 100%. Per quanto riguarda invece gli Ospedali di Comunità, rileva Gimbe, nessuna struttura, sulle 20 programmate, è stata dichiarata attiva dalla Regione.
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