Lamezia Terme - A pochi giorni dall’inizio delle lezioni negli Istituti scolastici lametini, sono tante le novità che si prospettano all’orizzonte, ma anche le criticità e i problemi da risolvere che, come ogni anno, i dirigenti si preparano ad affrontare. “Le criticità che affrontiamo come Istituto sono sostanzialmente quelle comuni a tutte le scuole italiane” spiega il dirigente Giuseppe De Vita del Perri-Pitagora, “la necessità di garantire continuità didattica, le difficoltà legate agli organici. Sul versante delle novità, invece, ci sono diversi elementi di cui siamo orgogliosi. A partire da quest’anno sarà riattivata la prima classe di scuola secondaria di primo grado con l’insegnamento del tedesco come seconda lingua: siamo infatti l’unico Istituto del territorio a offrire questa opportunità formativa. Inoltre, siamo risultati vincitori del bando Erasmus plus, che permetterà al nostro personale docente e ATA di partecipare a esperienze di Job Shadowing e corsi di lingua in Irlanda e in Spagna; in una seconda fase, l’iniziativa sarà aperta anche agli alunni, arricchendo così la loro formazione con esperienze internazionali. Abbiamo inoltre aderito a vari progetti finanziati con fondi PNRR, tra cui il DM19/2024, garantendo attività fino al 4 luglio e riprendendo già dal primo settembre, in continuità con l’avvio dell’anno scolastico. Le attività sono finalizzate al recupero e potenziamento delle competenze di base. In via sperimentale, quest’anno sarà attivata, al plesso San Teodoro, una sezione di scuola dell’infanzia con metodo didattico misto: tradizionale/Montessori. Nelle classi seconde e terze della scuola secondaria di I grado sarà introdotto, in via sperimentale, lo studio del latino in ossequio, anche, alle Indicazioni del Ministro Valditara. Un’altra novità sarà l’introduzione di un laboratorio teatrale stabile che coinvolgerà tutti i segmenti scolastici. A breve saranno svolte le attività di accoglienza e sarà inaugurato l’anno scolastico. In sintesi: le difficoltà sono quelle generali del sistema, ma le novità e i progetti in corso ci danno grande entusiasmo e motivazione per affrontare il nuovo anno scolastico”.
Diverse notizie positive arrivano anche dal Borello-Fiorentino, diretto da Giuseppe Guida. “Le novità principali di quest’anno”, illustra il dirigente, “riguardano il processo di internazionalizzazione della scuola attraverso l’implementazione dei progetti Erasmus ed e-Twinning – che prevede il nostro inserimento in una community on line dedicata agli insegnanti e al personale scolastico di tutta Europa. Stiamo preparando tutti gli atti per poi ottenere entro il prossimo anno l’accreditamento per sviluppare progetti Erasmus, l’e-Twinning sarà invece inserito per via curriculare. Questa è la novità più importante, l’altra è che è stata inserita un’altra sezione dell’infanzia Montessori, presso la scuola dell’infanzia Diaz di piazza 5 Dicembre del plesso Borrello, e sono già arrivate le nuove docenti montessoriane. Saranno dunque attive da quest’anno due classi della scuola dell’infanzia Montessori”.
Principale novità all’Ardito-Don Bosco è l’arrivo della nuova dirigente scolastica Teresa Goffredo, appena insediata e ancora in fase di organizzazione del lavoro, che dichiara per ora di aver avuto “la percezione di una scuola eccellente”. La Gatti-Manzoni-Augruso sarà invece da quest’anno il primo Istituto Comprensivo lametino a introdurre la settimana corta: le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì, dalle otto di mattina alle due del pomeriggio, per cinque giorni invece dei sei curriculari, lasciando libero il sabato. Il provvedimento, già vigente in tutti gli Istituti superiori della città – a parte il Classico, che dopo l’accorpamento al Campanella, pure lo introdurrà da quest’anno – approda ora anche alle elementari e alle medie, segnando un precedente nuovo che potrebbe espandersi anche agli altri Istituti Comprensivi della città, dove pure in passato sono state effettuate proposte in tal senso, e successivi sondaggi fra i genitori che hanno per ora bocciato il cambiamento.
Diverse in proposito, e non sempre concordi, le opinioni degli insegnanti. Chi è per il sì sostiene l’importanza di una pausa lunga che spezzi le ore di studio con un week end riposante. Ma anche il no ha le sue ragioni. Si esprime in tal senso un giovane docente, secondo il quale “la rimodulazione dell'orario scolastico su cinque giorni settimanali, da un punto di vista didattico, può danneggiare l’offerta formativa: rinunciare al sesto giorno costringe infatti all’introduzione di una sesta ora di lezione nell’orario quotidiano, e questo può avere l’effetto di portare a sprecare le ultime ore, durante le quali gli alunni vengono a trovarsi nelle condizioni di non riuscire a recepire alcunché”. Il provvedimento, secondo la stessa testimonianza, “può soddisfare le esigenze di alcuni genitori; degli insegnanti, per i quali il giorno libero più richiesto è sempre stato il sabato; dei presidi, che tenendo chiusa la scuola un giorno a settimana risparmiano sulle spese. Ma non credo affatto il gioco valga la candela. Già nel 1913 Luigi Einaudi, sul «Corriere della Sera», si batteva per la pregnanza del tempo scuola che se oltremodo allungato perde di significato”.
Buone notizie per quanto riguarda alcune scelte nella dislocazione delle sedi scolastiche, che finalmente, dopo tanti anni, vanno a toccare il centro città di Nicastro. Infatti, l’Istituto per Odontotecnici, prima ubicato a Savutano, sarà trasferito per il prossimo anno nei locali dell’ex commissariato di Piazza Mazzini, contribuendo così alla rigenerazione urbana all’area, in passato a rischio degrado. Si segnala inoltre che in alcuni Istituti della città, fra cui lo Scientifico Galilei, il De Fazio-Rambaldi e il Borrello-Fiorentino, le lezioni avranno inizio con un giorno di anticipo rispetto alle indicazioni nazionali, ovvero giorno 15 settembre anziché giorno 16.
Giulia De Sensi
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