Lamezia, presentato al Campanella-Fiorentino il progetto scolastico regionale ‘Chiediti se sono felice’ che coinvolgerà 10mila studenti

giornatadis--Image-20255_a7e7d.jpg

Lamezia Terme - Un modo costruttivo di celebrare la Giornata mondiale della Disabilità, quello promosso dall’associazione ‘Il Dono – Volontariato Regionale Trapiantati Epatici’, e dal suo fondatore Alfonso Toscano, ideatore del progetto scolastico regionale “Chiediti se sono felice”, presentato presso l’Auditorium del Polo Liceale “Fiorentino-Campanella”. Il progetto coinvolgerà circa diecimila studenti calabresi – non solo da Lamezia, ma anche da Catanzaro, Rosarno, Isola Capo Rizzuto – che da gennaio a maggio 2026 vivranno una serie di nove incontri incentrati sulle problematiche adolescenziali: bullismo e cyberbullismo, dipendenze, disagio emotivo, disabilità e inclusione, ma anche donazione degli organi e rapporto scuola-famiglia. Il tutto non sarà strutturato in un’ottica nozionistica, ma vissuto attraverso l’ascolto di testimoni ed esperti di ogni singolo settore, molti dei quali hanno portato la propria voce e introdotto la propria storia già dal palco dell’Auditorium, presentati dalle conduttrici Tiziana Bagnato e Luigina Pileggi.

giornatadis-Image-2025-12-03-at-11_29332.jpg

Tra loro, il Questore di Catanzaro Giuseppe Linares, il Procuratore Aggiunto di Latina Maria Luigia Spinelli, l’assessore alla Cultura del Comune di Lamezia Annalisa Spinelli, il direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia epatica e trapianto di fegato dell’Azienda universitaria ospedaliera Pisana Davide Ghinolfi, e naturalmente lo stesso Alfonso Toscano, che ha portato la propria storia di sofferenza e rinascita grazie al trapianto di fegato effettuato a Pisa da Ghinolfi, e la volontà di “donare agli altri ogni giorno della propria vita futura”. Inoltre, Annamaria Stanganelli, già Garante regionale della Salute, Ernesto Siclari, Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Antonello Scagliola, presidente Comitato paralimpico Calabria, Paola Carrai, coordinatrice dell’Unità Operativa Trapianti Epatici dell’Azienda universitaria ospedaliera Pisana, e Silvana Sesto, referente per il progetto del Polo Liceale Campanella Fiorentino. Fra gli intervenuti moltissimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni, inoltre il fondatore di Comunità Progetto Sud don Giacomo Panizza, e la presidente di Fish Calabria Nunzia Coppedè. Fra gli artisti e gli sportivi intervenuti a portare la propria testimonianza viva e la propria arte la campionessa paralimpica di Triathlon Anna Barbaro, i ballerini paralimpici Giusi Sbaglio e Giuseppe Guercio, reduci da Ballando con Le Stelle, il fisarmonicista Salvatore Cauteruccio, la pianista ipovedente Maria Manduca, la campionessa paralimpica di ginnastica artistica e dottoressa in scienze turistiche Miriam Molinaro, la campionessa paralimpica di taekwondo e dottoressa in sociologia Maila Ricca, e altre testimonianze di ragazzi che vivono la propria disabilità in ottica di resilienza e valorizzazione delle diversità, come Gianvittorio Longo e Alessia Raso. Infine gli interventi di Carmen Mazzei, direttrice di Kairos Nuoto, che ha inaugurato l’apertura in piscina di un punto ristoro gestito da ragazzi con disabilità, e Carol Pileggi dalla Direzione dell’Asp di Catanzaro.

giornatadis--Image-202515_3a25b.jpg

L’iniziativa è stata realizzata in partnership con numerosi enti, fra cui la Polizia di Stato di Catanzaro, la Prefettura di Catanzaro, la Regione Calabria, l’Asp di Catanzaro. L’intero evento è stato tradotto nella lingua dei segni da Giusi Giordano. “Quello delle testimonianze è un metodo che raggiunge e rende compartecipi i ragazzi” ha sottolineato il Questore Linares, “Viviamo in una società che emargina la sofferenza e costruisce muri attorno ad essa. Progetti come questo offrono ai ragazzi una cassetta degli attrezzi con gli antigeni per affrontarla”. “Si tratta di un progetto che forma i ragazzi ad essere cittadini consapevoli e responsabili”, aggiunge l’assessore Spinelli, “capaci di trasformare il dolore in uno strumento di crescita”. Proprio questo emerge dalle tante testimonianze di atleti, artisti, studenti e operatori che convivono con la disabilità senza esserne sopraffatti, ma anzi rendendola dono vivo per creare una società futura più aperta e inclusiva.

Giulia De Sensi

giornatadis--Image-2025-12-03-at-11.55.53_e475c.jpg

giornatadis--Image-2025-12-03-at-11.55.5_c6da8.jpg

giornatadis--Image-2025_2387c.jpg

giornatadis-Image-2025-12-03-at_a8792.jpg

giornatadis2_a4f57.jpg

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA