Lamezia, processo simulato in Tribunale per alunni dell’istituto "Manzoni-Augruso"

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Lamezia Terme -  "Si è concluso il progetto CIAK al Tribunale di Terme, dove sabato scorso gli alunni dell’IC Manzoni-Augruso hanno simulato un processo nell’ambito del programma di formazione e sensibilizzazione contro il bullismo e cyberbullismo dal titolo “CIAK…un processo simulato per evitare un vero processo”, giunto alla sua ottava edizione" è quanto si legge in una nota.  

"Ciak - spiegano - mira, attraverso la conoscenza e la rappresentazione delle regole del processo penale minorile, a scongiurare l’entrata dei minorenni nel circuito penale. Con la simulazione del processo, i ragazzi possono percepire i possibili rischi di una condotta antigiuridica. Per il quinto anno consecutivo, l’IC Manzoni-Augruso ha aderito a CIAK, progetto inserito nel Piano triennale dell’offerta formativa, rientrante tra le iniziative portate avanti dalla scuola per sensibilizzare i minorenni sui temi della legalità e della giustizia". 

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"I ragazzi partecipanti - aggiungono - accompagnati dai docenti e dalla referente esterna professoressa Eleonora Sirianni, in presenza del presidente del consiglio di Istituto della Manzoni avvocato Maria Panarello, hanno simulato un processo penale che vedeva coinvolti minori per i reati di bullismo, cyberbullismo, revenge porn. L’esperienza è stata occasione per riflettere sul vero senso dell’amicizia, sul rispetto tra pari, sull’uso errato dei social network che spesso comporta la condivisione di contenuti visivi, immagini e video offensivi e lesivi della dignità della persona presa di mira". 

“I ragazzi – dice la professoressa Siriani- hanno interpretato i diversi ruoli con serietà ed impegno, restando sensibilmente colpiti dalle conseguenze penali di comportamenti leggeri e scherzosi  messi in atto da molti adolescenti”.  La simulazione avvenuta  in un’aula del Tribunale di Lamezia Terme, è stata arricchita dalle spiegazioni delle varie fasi processuali da parte dell’avvocato Maria Di Terlizzi, presidente della Camera Penale minorile e della psicologa dottoressa Rossella Gallo che nel corso dell’anno hanno curato nella scuola dei momenti di formazione e informazione. 

Soddisfazione per l’ottima riuscita dell’iniziativa viene espressa dalla dirigente scolastica dell’IC Manzoni-Augruso, Antonella Mongiardo: "CIAK è stata un’iniziativa interessante e formativa per gli alunni, che hanno dimostrato impegno e maturità in tutte le fasi del progetto. Abbiamo scommesso, anche quest’anno, sui nostri ragazzi, i quali hanno avuto la possibilità di misurarsi addirittura in una vera aula di tribunale, non deludendo, ancora una volta, le nostre aspettative, e restituendoci feedback positivi anche dal punto di vista dell’ uso di nuove metodologie pedagogiche, come il role playing. Simulando il processo, i giovani “giocatori”, si sono cimentati nell’interpretazione di un ruolo, imparando ad apprezzare le regole della democrazia, toccando con mano cosa significa commettere un reato e quali conseguente potrebbero scaturire da un’azione irresponsabile. Una scommessa, vinta, dunque, che speriamo abbia lasciato una traccia incisiva nel percorso formativo dei nostri ragazzi. Perché una mission importante della scuola è sviluppare nei giovani il rispetto di sé stessi e degli altri, il senso della legalità e l’etica della responsabilità. In particolare, è importante che i minorenni vengano sensibilizzati  sull' uso consapevole della rete internet, sui diritti e i doveri connessi alle tecnologie informatiche".  "La comunità scolastica e, in particolare, i genitori hanno apprezzato l’iniziativa per il suo alto valore educativo, esprimendo un plauso per l’adesione della scuola a progetti come CIAK utili alla crescita umana e sociale dei ragazzi".

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