Lamezia, figlia vive in zona di guerra: il Comune ordina la sepoltura di una donna

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Lamezia Terme – L’unica parente è una figlia che vive in una zona di guerra, pertanto, sarà il comune di Lamezia Terme a provvedere alla sepoltura della salma di una donna. Non è il primo caso del genere in città.

Nel novembre scorso, l'Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro - si legge nell’ordinanza sindacale n.43 - ha comunicato il decesso di una signora presso il reparto di Anestesia e Rianimazione del Presidio Ospedaliero di Lamezia. L’ospedale, non avendo informazioni circa parenti prossimi e/o eventuali tutori legali, ne ha chiesto la tumulazione. Da quanto comunicato dalla stessa in ospedale pareva essere residente presso il Comune di Cortale, ma da verifiche effettuate non ne risulta l'effettiva residenza in Italia. Sono state avviate – si legge nell’ordinanza - le dovute indagini da parte del Settore Servizi alla Persona al fine di acquisire maggiori informazioni utili a rintracciare eventuali parenti prossimi della donna in collaborazione con il Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme. Da tali indagini è emersa l'esistenza di una sola figlia che per motivi di guerra non ha la possibilità di reclamare la salma disconoscendo pertanto i relativi costi di rimpatrio. Ritenuto, pertanto, necessario ed urgente provvedere alla sepoltura della salma della donna, attualmente in giacenza presso l'obitorio del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme, per motivi di natura igienico-sanitaria, il Comune ha ordinato la sepoltura del cadavere della donna.

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