Lamezia, concluso l’evento ‘Minecraft. Sulle tracce della storia’

lab_MINECRAFT_80a87.jpgLamezia Terme - Si è concluso con straordinario entusiasmo l’appuntamento “Minecraft. Sulle tracce della storia”, svoltosi sabato 13 dicembre presso il Museo Archeologico Lametino, nel Complesso San Domenico. L’iniziativa, inserita nella rassegna Cinema&Cinema 2025 promossa da Arci Lamezia Terme – Vibo Valentia APS, ha visto il museo trasformarsi in un laboratorio a cielo aperto di innovazione educativa unendo il rigore dell'archeologia alle dinamiche immersive del gaming. Il cuore della giornata è stato il “Laboratorio di gaming: dalla preistoria al pixel”, nato dalla sinergia tra i Servizi Educativi del Museo e il team specializzato in coding e sviluppo. I giovani partecipanti hanno affrontato missioni di osservazione critica tra i reperti reali, come i choppers e i nuclei di ossidiana di Casella di Maida, per poi trasporli nell'universo virtuale di Minecraft. I piccoli "spettAttori" non si sono limitati a fruire passivamente il museo, ma hanno agito come creatori, rielaborando i reperti neolitici e la tecnologia delle fornaci attraverso i celebri blocchi digitali. La proiezione finale di “Un film Minecraft” ha integrato, a conclusione dell’appuntamento, l’esperienza ludica con il linguaggio del cinema. L'apertura al gaming rappresenta l'ultimo tassello di una strategia di Audience Development che vede il Museo Archeologico Lametino dialogare costantemente con i linguaggi della contemporaneità e con le realtà creative e culturali del territorio. L’evento non è infatti un episodio isolato, ma l'esito operativo di una riflessione metodologica approfondita, emersa già durante il recente RESTART Festival del Gaming (Lamezia Terme, maggio 2025), in occasione del panel "Gamification ed Educazione al Patrimonio" che ha visto il Museo in dialogo con gli sviluppatori di TuoMuseo, la realtà italiana più accreditata a livello internazionale nel settore del cultural gaming.

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“È proprio con queste progettualità, messe in atto dal Museo in maniera programmata e in un'ottica di rete sul territorio, che il nostra Istituto diviene spazio di Comunità dove poter dialogare con tutti i tipi di pubblico attraverso linguaggi differenti comunicando il Patrimonio anche attraverso strumenti e attività ludico didattiche” - ha dichiarato la direttrice Simona Bruni. L’iniziativa definisce il Museo quale hub culturale e spazio di creazione e coesione sul territorio, conferma inoltre la funzione strategica dei Servizi Educativi quale cerniera tra il rigore scientifico e i codici della contemporaneità.  L’appuntamento ha permesso di validare sul campo un modello di progettazione transmediale integrata ai percorsi curatoriali, anche grazie alla collaborazione con Arci Aps: l'esperienza ha dimostrato come una mediazione strutturata, che innova i canali di trasmissione, costituisca una leva indispensabile per l'audience development e per la costruzione di una relazione attiva e consapevole tra le nuove generazioni e il patrimonio museale. L’iniziativa è finanziata nell’ambito del Piano di Azione e Coesione 2014/2020, Avviso pubblico per il sostegno alla realizzazione di Festival e Rassegne Cinematografiche e Audiovisive in Calabria – 2025.

 

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