Lamezia Terme – Italo Reale interviene in merito alla Giunta Murone e, dichiara: “ho l’impressione che, lo Stesso, non abbia la consapevolezza delle difficoltà della struttura amministrativa del comune e della complessità della situazione della città. L’esempio di tale “leggerezza” è l’assenza di un assessore alle Politiche Sociali, un settore in cui la Provincia di Catanzaro fa parte dei territori che debbono sperimentare la nuova legge sulla disabilità e che prevede l’avviamento dei “progetti di vita” principio questo che comporta l’assistenza individualizzata per ogni disabile. Una rivoluzione copernicana ed opportuna che mette al centro la persona ma che richiede un impegno, da parte delle istituzioni, eccezionale. Certamente non potrà essere seguita dal Sindaco insieme ad altre cose ma pretende un’attenzione costante politica ed amministrativa”.
“Ovviamente - prosegue Reale - aspettiamo la fine dell’anno per un giudizio alla luce dei fatti dei prossimi sei mesi. Mi pare, comunque, che questa Giunta aumenti la responsabilità dell’opposizione perché sarà necessario intervenire con competenza ed attenzione ed è necessario che il Pd superi le difficoltà dell’Ultimo congresso se vuole rispettare la fiducia, notevole, che è stata data al Partito ed al Candidato Sindaco. Quindi, auguri ai Componenti del nuovo direttivo del Pd ed al neosegretario eletto, ma i problemi del congresso sono ancora tutti sul tavolo, perché un’assemblea cittadina che vota solo gli organismi senza discutere sul “Che Fare” e sul come farlo ed un Segretario che viene eletto senza la partecipazione di un numero consistente degli iscritti (anche perché molti non sono stati avvisati) ci pare abbia un bel percorso davanti. Certo sta a tutti prendere atto che abbiamo un solo Pd (e che non possono essere due), che la Commissione di Garanzia fa il suo corso ma non risolve i problemi. Dobbiamo decidere, prima di tutto, se vogliamo un partito di carta od invece un partito di persone; Se vogliamo il secondo è necessario cominciare a discutere nel merito delle questioni che sono sicuramente ancora politiche ma che riguardano le difficoltà di Lamezia e dei suoi cittadini nonché la capacità della maggioranza di Centro Destra di affrontarli”.
“Non si tratta – conclude Reale - solo delle questioni lametine. Il consolidamento del partito post-fascista del Presidente del Consiglio mi pare certifichi una incapacità generale del Pd di intervenire sulle questioni nazionali spiegando un punto di vista diverso (pacifista, a difesa del lavoro e dei diritti di tutti) che, in modo fin troppo isolato, viene diffuso dalla Segretaria Nazionale. Se non riusciamo a parlare al cuore ed al cervello delle persone spiegando quello che solo con un approccio personale si può spiegare, potremo vincere qualche elezione ma mai cambiare - in meglio - questo paese. Ho ritenuto (in un passato prossimo) di esprimere perplessità sulla gestione di Gennarino Masi ed oggi (ugualmente) ritengo di dover esprimere perplessità su come si è ritenuto di sostituire Masi con comportamenti analoghi a quelli che si criticavano. Ed allora, buon lavoro a noi tutti per trovare un nuovo punto di equilibrio che ci consenta di lavorare con e per il Pd ma soprattutto per una città che ha bisogno di idee per uscire dal limbo e, purtroppo, dalla situazione di arretramento che sta vivendo”.
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