
Soveria Mannelli - Primo incontro di formazione sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, organizzato dall’Istituto Comprensivo “G. Rodari” in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e con l’Ambulatorio Specialistico Multidisciplinare Integrato. L’appuntamento ha coinvolto genitori e docenti, con l’obiettivo di approfondire un tema sempre più diffuso tra i giovani. I disturbi alimentari non riguardano soltanto il rapporto con il cibo, ma coinvolgono percezione corporea, emozioni e autostima: per questo scuola e famiglia rappresentano un presidio fondamentale di prevenzione e ascolto.
La vicepreside, prof.ssa Tommasina Baratta, ha aperto i lavori richiamando la necessità di fornire alle famiglie strumenti utili per riconoscere tempestivamente i segnali di difficoltà. La dirigente, prof.ssa Teresa Pullia, ha ribadito la centralità della scuola nella promozione del benessere e nella prevenzione, evidenziando il ruolo dello psicologo scolastico e ricordando che l’istituto è capofila nella provincia per i progetti regionali dedicati alla salute. La dirigente ha inoltre ringraziato la prof.ssa Giovanna Cerra per aver promosso e curato l’iniziativa e l’amministrazione comunale di Soveria Mannelli, rappresentata dal sindaco Michele Chiodo e dall’assessore alla cultura Angela Colosimo, per il supporto logistico e istituzionale. Il sindaco Chiodo ha sottolineato quanto la prevenzione costituisca un investimento importante per la salute della comunità, assicurando il sostegno del Comune alle attività rivolte al mondo scolastico. La psicologa Annalisa Silipo, in servizio nell’istituto, ha introdotto l’intervento da remoto della dott.ssa Mimma Caloiero, pediatra e responsabile del dipartimento dedicato ai disturbi alimentari dell’ASP. Ha inoltre ringraziato la dott.ssa Maria Mumoli e le professioniste dell’ambulatorio per l’impegno quotidiano, spesso oltre l’orario di servizio, nel trattamento dei ragazzi e nel supporto alle loro famiglie. La dott.ssa Mumoli, dirigente psicologa, insieme alla dott.ssa Emanuela Cario, ha illustrato il lavoro dell’Ambulatorio Multidisciplinare Integrato, attivo dal 2005, e ha presentato i dati più recenti del Ministero della Salute. Dai 300 mila casi stimati nei primi anni Duemila si è passati ai 3 milioni attuali, con 3.780 decessi attribuiti a complicanze o a suicidio. Dopo il lockdown è stato registrato un incremento del 35%, con una quota maschile pari al 20% e un abbassamento dell’età di esordio fino agli 8–9 anni.

I disturbi alimentari - è stato detto durante l'incontro - rappresentano oggi la seconda causa di morte in adolescenza dopo gli incidenti stradali. Tra i fattori di rischio sono stati richiamati anche il ruolo dei social network e la diffusione di modelli estetici irrealistici. Nel corso dell’intervento sono stati illustrati i principali disturbi, dalle forme più note – anoressia, bulimia e binge eating – alle manifestazioni emergenti, tra cui ARFID, diabulimia, ortoressia, vigoressia, drinkoressia, pregoressia, night eating syndrome, dismorfofobia e cosmetoressia. È stato inoltre approfondito il carattere multifattoriale dei disturbi alimentari, determinati dall’interazione tra predisposizioni genetiche, tratti personali, dinamiche familiari, eventi scatenanti e fattori che ne favoriscono il mantenimento. La presentazione ha offerto una panoramica anche sulle conseguenze fisiche e psicologiche di queste patologie e sul lavoro dell’équipe dell’ASP, composta da neuropsichiatri infantili, psichiatri, pediatri, internisti, specialisti in scienze dell’alimentazione, psicologi, psicoterapeuti, infermieri e fisioterapisti. Infine, un ringraziamento particolare è stato rivolto al dott. Alberto D’Arrò, genitore e dirigente dell’ASP, per il contributo offerto alla realizzazione dell’iniziativa. La collaborazione tra scuola e famiglie è stata indicata come elemento imprescindibile per costruire una rete capace di sostenere i giovani e promuovere consapevolezza e prevenzione. Il percorso formativo proseguirà con un secondo incontro rivolto agli studenti della scuola secondaria di primo grado, con l’obiettivo di proseguire il dialogo nelle classi e nei contesti quotidiani.
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