Serie D, poker della Vigor Lamezia al Ragusa: 4-0 al “D’Ippolito”

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Lamezia Terme  – A tre settimane di distanza dal successo nel derby con la Reggina, la Vigor Lamezia torna a vincere (e convincere) superando agevolmente un Ragusa volenteroso che è comunque riuscito a creare più di qualche grattacapo dalle parti di Iannì. Due goal per tempo al “D’Ippolito”: padroni di casa subito in vantaggio con Mascari al 4’, seguito da Marigosu al 33’. Nella ripresa, Sanzone, al 55’, e Tandara, su calcio di rigore al 71’, fissano il tabellino sul risultato di 4-0.  Biancoverdi che salgono a quota 14 punti in classifica. 

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Cronaca

Primo tempo

4’ Vigor in vantaggio. Punizione in area di Marigosu per Mascari che, sul filo del fuorigioco, trova la deviazione vincente in acrobazia

13’ Paladino ha sul destro la palla dell’1-1 ma angola troppo il suo diagonale di controbalzo

15’ Tandara cerca di beffare Esposito con un pallonetto da posizione defilata trovando soltanto l’esterno della rete

22’ Ospiti vicini al pari con un angolo di Aronica deviato verso la propria porta da Mascari, Iannì salvato dalla traversa

29’ Ci prova Guzzo da fuori, conclusione abbondantemente a lato

33’ Raddoppio Vigor. Corner di Catalano sul secondo palo dove sbuca Marigosu che di testa batte Esposito

35’ Calcio d’angolo di Capone direttamente in porta e altra traversa colpita dal Ragusa

37’ Altro corner di Capone per il colpo di testa di Prestigiacomo, palla sull’esterno della rete

40’ Cross verso Aronica che calcia in porta di prima intenzione, Iannì chiude lo specchio

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Secondo tempo

10’ Vigor – Ragusa 3-0. Altro calcio piazzato di Catalano sul palo lontano e altro colpo di testa vincente stavolta di Sanzone

13’ Punizione di D’Innocenzo che scavalca Iannì e centra per la terza volta la traversa, palla raccolta da Prestigiacomo che sfiora il palo di sinistro

14’ Catalano cerca il gran goal al volo dalla trequarti, la palla non scende abbastanza

22’ Torsione di Sinatra che non trova la porta

26’ Poker Vigor. Contatto tra un difensore e D’Anna che cade nei pressi dell’area di rigore, l’arbitro indica la massima punizione su segnalazione del primo assistente. Dal dischetto, Tandara spiazza Esposito per il 4-0 biancoverde

41’ Tentativo di Accetta dalla distanza, palla alta

48’ Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, palla a Brugaletto che non riesce a concludere a rete

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VIGOR LAMEZIA – RAGUSA 4-0

Marcatori: 4’ Mascari, 33’ Marigosu, 10’ st Sanzone, 26’st rig. Tandara

VIGOR LAMEZIA: Iannì, D’Anna (28’st Riga), Sanzone (43’st Del Pin), Montebugnoli, Guerrisi, Simonetta, Marigosu (37’st Bammacaro), Staiano (19’st Coppola), Catalano, Mascari (12’st Errico), Tandara
A disp. Stella, Marcellino, La Vecchia, Amendola
All. Mancini

RAGUSA: Esposito M., Prestigiacomo (30’st Cantone), Accetta, Callegari, Palladino (23’st D’Amore), Guzzo (1’st Brugaletto), Aronica (1’st D’Innocenzo), Memeo, Esposito B., Capone (15’st Rafael), Sinatra
A disp. Bonagura, Battaglia, Crisci, Martorelli
All. Francesco Marra Cutrupi (dirigente accompagnatore)

Arbitro: El Ella di Milano
Assistenti: Minerva di Lecce e Sibilio di Brindisi

Note: Angoli 2-8; Ammoniti: Callegari, Staiano, Rafael, Del Pin
Rec. 2’ e 4’

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Post Partita

Una bella iniezione di fiducia al termine di una gara convincente, giocata con quella dose di cinismo necessaria a incanalare i novanta minuti sui binari giusti e portare a casa tre punti preziosi in ottica salvezza. Perché, nonostante un poker apparentemente inequivocabile, il Ragusa è riuscito a creare più di qualche pericolo in area biancoverde, tanto da prendere tre legni, ma non abbastanza da limitare una Vigor Lamezia spietata e, a tratti, anche bella da vedere. Merito del giusto approccio, di un reparto avanzato che finalmente, tra recuperi e ritorni di un certo spessore, può finalmente contare su quei giocatori in grado di spostare gli equilibri, ma anche di un cambio di modulo utile a far funzionare certi meccanismi da metà campo in su. Ed è proprio quest’ultima una delle principali intuizioni di mister Mancini, chiaramente soddisfatto di un 4-0 arrivato dopo un duro mese di lavoro che sembra iniziare a dare i suoi frutti.

“L’importanza di questa gara era nota a tutti – esordisce il tecnico biancoverde a fine gara – e sono molto contento di come sia arrivato questo risultato. Mi è piaciuto innanzitutto l’atteggiamento gagliardo e aggressivo avuto sin dall’inizio, pur giocando per la prima volta con un modulo diverso, appena accennato domenica scorsa a Favara, permettendoci di recuperare il passivo. In quell’occasione, l’episodio ci ha premiati, è vero, ma è successo in situazioni che avevamo provato, cosa che abbiamo continuato a fare, ancora con maggior fortuna, oggi. E non era affatto scontato, perché il Ragusa non è un avversario facile da affrontare. Aveva diversi giovani, ma resta una squadra sbarazzina e ben organizzata, che corre per novanta minuti, quindi sono molto soddisfatto”.
Soddisfazione derivata, dunque, anche dal modo in cui la squadra sta iniziando ad assimilare il nuovo modulo, per Mancini la giusta direzione da seguire: “C’è chiaramente ancora da lavorare, perché il modulo è nuovo e non è facile inculcare subito determinati movimenti. Oggi, però, ho visto la volontà di provarli, anche sfruttando le proprie caratteristiche, quindi l’idea è quella di proseguire con questa identità. Va detto, comunque, che ci saranno sempre alcune valutazioni da fare, soprattutto a centrocampo, dove abbiamo un solo under, aspetto che ti pregiudica un po’ le sostituzioni. Ecco, se avessimo un’alternativa anche lì, in modo tale da far rifiatare qualcuno, come è successo più o meno per gli altri ruoli, non sarebbe affatto male”.

Francesco Sacco

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