Viminale conferma: “Lamezia più baricentrica ma base canadair andrà a Crotone” - Reazioni

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Lamezia Terme – In una risposta a un’interrogazione parlamentare, presentata nei mesi scorsi dai senatori di Italia Viva, si conferma non solo il trasferimento della base canadair da Lamezia Terme a Crotone ma anche tutti i passaggi e i carteggi istituzionali che ne hanno definito l’iter. Il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, replicando ai senatori Paita e Fregolent, spiega punto per punto tutti i passaggi, soffermandosi anche sul fatto che la decisione rientra in una precisa strategia commerciale della Sacal, nonostante il dipartimento Protezione civile abbia ribadito la centralità di Lamezia rispetto a Crotone.

“Già nel 2023 – spiega il Viminale - è stato espresso da parte dei Dipartimento dei vigili del fuoco l'auspicio che il piano di sviluppo dell'aeroporto di Lamezia Terme potesse continuare a contemplare e assicurare la disponibilità delle infrastrutture dedicate alla flotta di Stato. Anche il Dipartimento della protezione civile, che coordina sul territorio nazionale le attività aeree di spegnimento con la flotta aerea antincendio dello Stato, ha già rappresentato all'ente gestore dell'aeroporto l'opportunità di mantenere schierati i velivoli Canadair a Lamezia Terme, ritenuta più baricentrica ed operativamente più strategica rispetto all'aeroporto di Crotone. Il gestore aeroportuale, tuttavia, ha confermato l'intenzione di realizzare un apposito manufatto presso l'aeroporto di Crotone da destinare alle specifiche necessità operative della Protezione civile e al servizio di spegnimento di incendi boschivi, in attuazione del "contratto istituzionale di sviluppo" sottoscritto con le amministrazioni competenti”.

“A seguito di ulteriori interlocuzioni, la Sacal – prosegue il sottosegretario - con nota del luglio 2024, pur ribadendo la necessità di dare corso ai previsti interventi di riqualificazione strutturale negli aeroporti calabresi, di cui al contratto istituzionale di sviluppo, ha assicurato che continuerà a garantire la disponibilità delle strutture dedicate ai Canadair presso l'aeroporto di Lamezia Terme fino a quando non sarà ultimata e resa operativa la nuova base dedicata presso l'aeroporto di Crotone. Successivamente, in data 11 febbraio 2025, la società ha tuttavia comunicato di aver aggiudicato i servizi di progettazione delle infrastrutture dedicate ai Canadair presso l'aeroporto di Crotone e confermato la disponibilità a dislocare i mezzi aerei antincendio (AIB) e la relativa base di manutenzione presso il medesimo aeroporto di Crotone, in cui si realizzeranno gli hangar, secondo le prescritte indicazioni, onde assicurare la migliore funzionalità delle infrastrutture alle esigenze del servizio antincendio”. Per poi concludere: “Salvo diverse evoluzioni, la flotta sarà pertanto trasferita presso l'aeroporto di Crotone, una volta completati i lavori di costruzione delle nuove infrastrutture”.

Reazioni

Grandinetti: "Canadair, un’altra occasione scippata a Lamezia"

"La conferma del Ministero dell’Interno è arrivata: la base dei Canadair verrà trasferita dall’aeroporto di Lamezia Terme a quello di Crotone. Una scelta che pesa come un macigno, soprattutto perché avviene in aperto contrasto con i pareri tecnici dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento della Protezione Civile, che avevano considerato Lamezia l’infrastruttura più idonea, centrale e strategica per gli interventi antincendio su tutto il territorio regionale. La domanda, inevitabile, è semplice: perché ignorare chi quotidianamente affronta gli incendi e conosce meglio di tutti le esigenze operative? Una decisione che penalizza l’efficacia degli interventi. Lamezia Terme non è soltanto l’aeroporto più trafficato della Calabria: è soprattutto quello più centrale, collegato in modo rapido ai territori montani e costieri dove, ogni estate, divampano gli incendi più devastanti. Crotone, per sua stessa conformazione geografica, non offre la stessa centralità operativa. Il rischio concreto è un aumento dei tempi di intervento, con ripercussioni sulla capacità di contenere i roghi nei primi minuti — quelli decisivi. In un periodo in cui i cambiamenti climatici amplificano la violenza e la frequenza degli incendi boschivi, questa scelta suona come un passo indietro, frutto più di logiche politiche/ amministrative che di analisi tecnico-operative. La perdita della base non è solo un danno collettivo per la Calabria. È anche — e forse soprattutto — un danno specifico per Lamezia Terme. Da anni piloti, tecnici, meccanici e personale operativo avevano stabilito la loro vita attorno all’aeroporto lametino, creando domicili, abitudini, comunità. E con loro sono cresciute attività che offrivano servizi: ristoranti, bar, noleggi auto, piccole strutture ricettive. Uno spostamento improvviso e non giustificato seriamente  da ragioni tecniche solide comporterà inevitabilmente una perdita economica per queste realtà, già messe alla prova da anni di instabilità economiche e mancate visioni strategiche. C’è poi un altro punto, forse il più doloroso: come è possibile che Lamezia subisca in silenzio l’ennesimo depotenziamento? Come accade troppo spesso, ciò che danneggia Lamezia passa senza una vera contrapposizione costruttiva all’interno della governance della Sacal. La città sembra non riuscire a difendere le proprie funzioni strategiche, lasciando che decisioni prese altrove ne ridisegnino il ruolo senza che nessuno sollevi con forza la questione. Eppure la vicenda della base canadair dimostra che, quando non si difendono le proprie prerogative, qualcun altro è sempre pronto a occuparne lo spazio. E adesso faccio un appello ai parlamentari e ai consiglieri regionali lametini. Serve una posizione chiara, pubblica, ferma: sul perché si è scelta Crotone nonostante i pareri tecnici dicessero altro; su quali tutele e compensazioni saranno riconosciute a Lamezia; su quali iniziative politiche intendono assumere per evitare che la città e l'area centrale della Calabria Catanzaro  Lamezia continui a perdere funzioni strategiche senza che nessuno ne risponda. Lamezia è tutta l'area centrale Catanzaro-Lamezia merita rispetto. La Calabria ha bisogno di infrastrutture efficienti, non di scelte simboliche o territoriali che ignorano l’efficacia e la logica operativa. Lamezia, dal canto suo, merita finalmente di essere difesa — non solo nelle parole, ma nei fatti — da chi è stato eletto per rappresentarla. Il trasferimento della base Canadair non è una questione tecnica: è una questione politica, di identità territoriale, di visione. E per questo richiede una reazione forte, unitaria e immediata".

Masi (Pd): "Spostare la flotta area antincendio da Lamezia a Crotone è un’operazione sbagliata"

"La vicenda dello spostamento della base Canadair da Lamezia Terme a Crotone - commenta il consigliere comunale di opposizione Gennarino Masi del Pd - rasenta proprio un aspetto paradossale, se non del ridicolo di un Governo e di una Regione che non riescono a soddisfare tutti i loro appetiti elettorali andando dietro ai pennacchi per carpire il voto dei cittadini. La coperta delle elargizioni a sfondo elettoralistico diventa sempre più corta, laddove conta più il parere della strategia “commerciale” della SACAL, gestita da un amministratore unico che rende conto solo a Roberto Occhiuto, piuttosto che i pareri tecnici dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento della Protezione Civile, le cui finalità mettono al primo posto la sicurezza dei cittadini. Ecco la trappola del centrodestra: siccome a Crotone si vota allora spostiamo la base Canadair. A chi importa che bisogna investire ulteriori risorse finanziarie per installare la base a Crotone, quando a Lamezia Terme funzionava già, tanto c’è sempre pantalone a pagare. Ed ecco spiegato anche il motivo per cui è stato azzerato il Consiglio di Amministrazione di SACAL, per poter più agevolmente prendere decisioni scomode sulla testa della Città di Lamezia Terme. Ricordiamo che l’aeroporto di Lamezia Terme, sia per ubicazione, rispetto al territorio da proteggere, sia per i collegamenti stradali, ferroviari ed aerei, è la sede ottimale ed al momento imprescindibile per l’ubicazione della base permanente della flotta antincendio per il Sud Italia. Disconoscere le reali motivazioni della sua permanenza a Lamezia permette di comprendere che, purtroppo, siamo in presenza di un piano puramente elettoralistico del governatore della Calabria, il quale pensa di spostare le pedine come in un gioco da tavolo. Questi goffi tentativi giovano solo a creare confusione e panico tra i calabresi. La mancanza di un serio piano industriale del sistema aeroportuale calabrese, così come la mancanza di una visione di sviluppo regionale unitamente allo spostamento della flotta antincendio a Crotone rappresenta per la città di Lamezia l’ennesimo scippo consumato per interposta persona che colpirà il territorio lametino con conseguenze sul sistema produttivo ed occupazionale che danneggerà non solo Lamezia ma l’intera Italia del SUD".

Azione: "Lamezia baricentrica, ma si investe altrove: servono spiegazioni immediate"

"La decisione di spostare la base Canadair da Lamezia Terme all’aeroporto di Crotone richiede risposte chiare e immediate. Non possiamo accettare motivazioni così vaghe per una scelta che impatta sulla sicurezza dei cittadini e sull’intero territorio" dichiara Valentina Stella (Azione). Azione esprime forte preoccupazione riguardo alla decisione del Ministero dell’Interno, che risulta non coerente con le stesse valutazioni tecniche del Viminale, secondo cui Lamezia è la sede più baricentrica e strategica per le attività antincendio. A questo si aggiunge la posizione nettamente contraria dei Vigili del Fuoco, che si sono sempre espressi contro lo spostamento della base, ritenendolo poco funzionale e potenzialmente dannoso per l’operatività. "Se la centralità operativa di Lamezia è confermata da tutti i soggetti tecnici, perché investire fondi pubblici per costruire nuovi hangar altrove quando infrastrutture adeguate esistono già?" afferma Stella, evidenziando l’assenza di una logica chiara alla base della scelta.

"Lo spostamento della base avrebbe inoltre ricadute pesanti sulle scuole di formazione che operano nel territorio lametino, come la scuola DOS (Direttori Operazioni di Spegnimento), che da anni beneficia della presenza della flotta e delle attività correlate alla base Canadair. Una decisione che rischia di indebolire un sistema formativo consolidato, riconosciuto e strategico. L’aeroporto di Lamezia non può essere trattato come una pedina politica o commerciale: è un’infrastruttura strategica non solo per la sicurezza e la capacità della Calabria di rispondere prontamente alle emergenze incendi, ma anche per garantire i collegamenti civili fondamentali che servono l’intera regione, rappresentando il principale hub di trasporto per cittadini, lavoratori e turisti. Come Azione, partito da sempre impegnato sul tema della difesa dell’aeroporto di Lamezia e dei Canadair, ribadiamo che non arretreremo davanti a questa contraddizione tra dichiarazioni ufficiali e scelte operative. Rivolgiamo una richiesta pubblica e trasparente di posizione ai neo–consiglieri regionali Bevilacqua e Ionà. Chiediamo, inoltre, un commento all’On. Furgiuele (Lega) affinché chiarisca il senso politico e amministrativo di questa decisione". Interviene anche Annita Vitale, Segretaria Cittadina e Consigliera Comunale di Azione, che dichiara: "È necessario che il Sindaco risponda immediatamente e si assuma la responsabilità di difendere ciò che Lamezia ha costruito in decenni. Questo territorio non può permettersi di perdere un presidio così strategico". "Azione continuerà a vigilare, a chiedere trasparenza e a difendere gli interessi del territorio senza esitazioni".    

De Biase (FI): "Per aeroporto Lamezia 120mln, 2,7mln passeggeri, nuovi hangar Ryanair"

“Apprendiamo dalla stampa locale le vistose e a tratti nervose reazioni degli esponenti locali del Partito democratico e di Azione in merito allo spostamento della base dei Canadair da Lamezia a Crotone. Una levata di scudi che evidenzia una selettiva, miope e, francamente, triste attenzione ai temi che riguardano il vero sviluppo strategico del principale scalo della Calabria. Vorremmo rammentare sommessamente che per l’aeroporto di Lamezia Terme sono stati investiti negli ultimi quattro anni 120 milioni di euro per interventi che hanno riguardato il nuovo terminal, gli adeguamenti antisismici, la viabilità, l’area cargo e la riqualificazione ambientale.  A luglio 2024 è stata inaugurata la nuova area partenze di 1.900 mq, e adesso si andrà avanti con il resto dello scalo. Lo scalo lametino, grazie alla gestione oculata della Sacal e al supporto convinto dell'amministrazione regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha rafforzato costantemente il suo ruolo di Hub primario regionale, macinando numeri record.  Nel solo 2024, l’aeroporto ha superato i 2,7 milioni di passeggeri, confermandosi leader regionale e gestendo circa il 75% del traffico aereo calabrese. Dati che hanno registrato una crescita costante anche nel 2025, con un incremento del 12,14% dei passeggeri ad agosto e un +17,6% a ottobre rispetto all'anno precedente, in un contesto complessivo in cui il sistema aeroportuale calabrese punta a superare i 4 milioni di passeggeri entro la fine del 2025, un obiettivo che testimonia la bontà del lavoro svolto. Ci saremmo aspettati, con lo stesso, se non maggiore, entusiasmo e clamore, una presa di posizione chiara e un minimo di plauso da parte delle stesse forze politiche quando, solo poche settimane fa, il presidente Occhiuto ha ufficializzato un progetto di portata storica per la nostra città: l'avvio, previsto entro dicembre, dei lavori per la realizzazione di due nuovi hangar di manutenzione Ryanair a Lamezia. Si tratta di un investimento strategico di 15 milioni di euro da parte del vettore irlandese, che prevede la creazione di 300 nuovi posti di lavoro qualificati per il territorio. Un'opportunità industriale e occupazionale di primissimo piano, che trasforma Lamezia da semplice scalo passeggeri a centro di eccellenza per la manutenzione aeronautica nel Sud Italia. Gli esponenti locali del Pd e di Azione sono forse felici o no di questa grande opportunità per la città di Lamezia, che garantisce prospettive concrete ai nostri giovani e sviluppo economico a lungo termine? A noi pare piuttosto che il loro silenzio sugli hangar Ryanair, contrapposto al clamore sui Canadair, è la cifra della loro poca lungimiranza politica. La Calabria e Lamezia meritano un confronto serio sui fatti e sulle prospettive future, non sterili polemiche da campagna elettorale permanente”, così il coordinatore di Forza Italia Lamezia, Salvatore De Biase.

                                    

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