
Catanzaro – Il Codacons, in una nota, lancia l’allarme e punta il dito contro l’ATERP in merito a quella che definiscono “una riscossione fuori controllo: errori a catena e cittadini travolti”. Dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ribadiscono con forza: “Fermate tutto, ogni giorno che passa i danni aumentano”.
I fatti denunciati dal Codacons
“Siamo di fronte - si legge in una nota del Codacons - a un’emergenza amministrativa senza precedenti. Centinaia di richieste di pagamento palesemente infondate – basate su dati errati, crediti prescritti o riferite a immobili già riscattati – continuano a raggiungere i cittadini, accompagnate da minacce di procedure coattive. Una gestione definita “regolare” dall’Ente ma che, nei fatti, appare caotica, disordinata e profondamente lesiva dei diritti degli utenti, tanto che il Codacons ha già trasmesso formale esposto alla Procura Regionale della Corte dei Conti, denunciando possibili danni erariali”.
“Anche oggi abbiamo chiesto ad ATERP - sostiene Francesco Di Lieto - di intervenire per annullare richieste di canoni avanzate nei confronti di chi aveva acquistato l’immobile anni prima e, addirittura, con la formale attestazione ATERP di assenza di morosità. Un paradosso che mette a nudo la totale confusione negli archivi e la mancanza di controllo sui dati. I cittadini che ricevono ingiustificate richieste e minacce coattive vengono costretti a un vero e proprio pellegrinaggio tra uffici ATERP e SoGET ed esposti ad un vero e proprio scaricabarile. Presso l’ATERP è affisso un cartello che invita a rivolgersi a SoGET; presso SoGET, naturalmente, vengono rimandati ad ATERP. Un rimpallo che umilia anziani, malati e famiglie fragili, ferisce la dignità delle persone e dimostra un totale disinteresse verso i cittadini - prosegue Di Lieto - trattati come sudditi e non come titolari di diritti. Alla confusione contabile si somma lo stato di degrado degli immobili, spesso privi dei servizi essenziali e non idonei all’uso abitativo”.
Alla luce dei casi documentati, il Codacons chiede “la sospensione immediata di tutte le riscossioni finché non siano state verificate e certificate tutte le posizioni debitorie”.
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