Lamezia, giornalista e inviato di guerra Charmelot incontra le quinte dell’Einaudi: testimonianze, geopolitica e dialogo con studenti

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Lamezia Terme - È stato un incontro denso di contenuti e partecipazione quello che il 26 novembre ha coinvolto le classi quinte del Polo Tecnico Professionale “Luigi Einaudi” di Lamezia Terme, che hanno dialogato con il giornalista e inviato di guerra Jacques Charmelot in occasione della presentazione del suo saggio La guerra è merda (Solferino). È quanto rendono noto dalla scuola in merito all’appuntamento che è stato organizzato in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Lametino, diretto da Giacinto Gaetano.

A introdurre i lavori è stata la Dirigente Scolastica, professoressa Anna Primavera, che ha sottolineato la missione educativa dell’istituto: "Il dovere primario di una scuola è educare alla consapevolezza e alla pace". Parole rivolte a studenti che stanno concludendo il loro percorso di studi e che, mentre affrontano la storia del Novecento, vivono in un presente segnato da nuovi drammatici conflitti. Charmelot ha presentato il proprio lavoro, ben sintetizzabile dalle parole della quarta di copertina: «Il fango, il sangue e lo schifo di sé; la degradazione del corpo e la cancrena dell’anima… La guerra non ha niente di nobile: è un incubo di terrore, malattie intestinali e ferite morali. (…) Nei conflitti non vince nessuno, tranne i colossi della produzione di armi e i tiranni di ogni latitudine.»

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Nel suo intervento, il giornalista ha ripercorso gli esordi in Africa e i principali scenari bellici seguiti in oltre quarant’anni di carriera, sottolineando l’importanza di un giornalismo etico, rigoroso e libero da condizionamenti propagandistici. Ampio spazio è stato dedicato agli effetti dello stress post traumatico sui veterani di guerra, illustrati attraverso testimonianze, dati e il riferimento personale al padre di Charmelot, arruolato giovanissimo nella Prima guerra mondiale, che ha scelto la guerra non per eroismo ma per l’estrema povertà della sua famiglia d’origine. Charmelot ha poi analizzato le dinamiche economiche e geopolitiche che alimentano i conflitti contemporanei: la corsa agli armamenti, la militarizzazione dell’Europa e l’impatto della politica estera statunitense. Un quadro che, come ribadito dall’autore, rivela un sistema di potere orientato al profitto più che alla tutela dei popoli coinvolti.

La parte finale dell’incontro, guidata dalla giornalista Maria Chiara Caruso, si è trasformata in un vivace dibattito con gli studenti. Charmelot ha scelto di ribaltare i ruoli e di rivolgere lui una domanda ai presenti: «Quali sono le vostre paure?» Una richiesta che ha dato voce alle riflessioni e alle inquietudini dei giovani partecipanti. In chiusura, il reporter ha raccontato anche dei due anni trascorsi in Calabria per la realizzazione di un film-inchiesta prodotto da Disney Channel, in uscita il prossimo anno. L’iniziativa ha rappresentato "un’importante occasione di approfondimento su temi di attualità, storia e informazione, consolidando la collaborazione tra il Polo “Einaudi” e il Sistema Bibliotecario Lametino".

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