Lamezia, lettera aperta di Mario De Grazia a Tridico: "Una speranza per la Calabria"

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Lamezia Terme - In una lettera aperta indirizzata a Pasquale Tridico l'avvocato Mario De Grazia riflette sulle prossime elezioni Regionali.  "Grazie per il coraggio e la disponibilità. Sono convinto che il Centrosinistra ti ha candidato a Presidente della Regione perché sei un uomo libero, capace, affidabile, inclusivo, perché hai valori forti di riferimento e senso del servizio, per come hai dimostrato nella tua vita professionale, istituzionale e sociale in questi anni, prima da presidente nazionale INPS e poi, con la proposta del reddito di cittadinanza, dove hai profuso la tua attenzione verso le categorie sociali più vulnerabili, più deboli e verso tutte le aree interne del Mezzogiorno".

"Ti aspetta una battaglia elettorale dura e difficile perché - precisa - da tempo, ormai, la destra ha consolidato il suo potere in parti importanti del territorio, con un rapporto organico con la classe dirigente, burocratico- amministrativa, che è divenuta l'asse portante della regione e tiene in mano le redini del "sistema-Calabria" nei settori nevralgici dell'agricoltura, dei trasporti, dei servizi socio-sanitari, del turismo, dell'economia. Ritengo, comumque, che con te la battaglia elettorale sia tornata aperta e che il centrosinistra, con tutti i suoi limiti ed errori del recente passato, specialmente in Calabria, può ancora offrire la risposta politica più appropriata e concreta per sconfiggere questa destra illiberale, clientelare e arrogante. Non è vero che sinistra e destra sono ormai uguali. Chi lo dice, o ha scarsa conoscenza politica o vuole trovare una giustificazione al suo mutare orientamento".

"Questo inaspettato appuntamento elettorale, nato dalla scelta arrogante e presuntuosa di Occhiuto, può diventare, se lo si vuole veramente, un momento decisivo e vincente per il futuro della nostra terra.  Servono, però, l'unità vera di tutta la coalizione e il coraggio di osare proposte innovative, appropriate, altamente caratterizzanti che siano capaci di entusiasmare e riportare al voto i tanti cittadini delusi che da tempo disertano le cabine elettorali. Senza molti di questi è difficile vincere. Poi, come è evidente, occorrono scelte forti e inequivoche: Unità del Paese contro l'Autonomia differenziata che acuisce le disuguaglianze esistenti, soprattutto in ambito sanitario, creando un divario tra le regioni più performanti e quelle con minori risorse, con impatti negativi sulla mobilità sanitaria e sull'accessibilità dei servizi, nei centri urbani e, in particolare, nelle zone interne che vivono un abbandono senza precedenti. Una politica del lavoro di qualità, non effimera, ma da emergenza costituzionale, che sia portatrice di uno sviluppo adeguato e compatibile con le risorse reali e, utilizzando al meglio i fondi UE per la ripresa, sia volta a recuperare il gravissimo ritardo che la Calabria sconta nei confronti del resto d'italia in termini di sviluppo, di lavoro, di occupazione giovanile, di servizi e innovazione. Capace di porre margine all'emigrazione giovanile e intellettuale e tradurre veramente il desiderio di "restanza" in opportunità di lavoro stabile e creativo".

  • "Una totale inversione di tendenza della sanità pubblica calabrese che vive una crisi ormai cronica e che ha toccato livelli insopportabili per una regione europea. La tutela delle montagne, delle colline e dei cittadini che le abitano, come patrimonio da rispettare e manutendere, per contrastare e invertire la scelta scellerata del governo Meloni di "accompagnare il declino delle zone interne". una politica intelligente per un turismo di qualità rispettoso dell' ambiente, che faccia innamorare i visitatori della Calabria, per la bellezza, l'originalità dell'offerta, la pulizia del mare, della montagna, dei borghi, dei suoi beni storici e della sua cultura millenaria. Il coraggio di dire un NO generalizzato al ponte sullo stretto, sapendo bene che un diniego forte, oltre a costituire un fatto culturale, ambientale, di salvaguardia del territorio e di sapienza storica, costituisce un risparmio enorme per le casse dello Stato, chiamato a sostenere una spesa spropositata di oltre 14 miliardi di euro (vedasi legge di bilancio 2025) a fronte delle tante infrastrutture viarie e non da realizzare in Sicilia e Calabria, le cui mancanze ne fanno le cenerentole di tutte le regioni europee". "Auguri a te, a noi, per una Calabria dove sarà bello vivere e, magari, tornarci. Aiutaci a recuperare la storia e il senso della Magna Grecia che tanto ci appartengono, per vivire sempre da protagonisti il rapporto vivo, costante e rispettoso coi luoghi e le persone, con il giusto e paziente valore del tempo e del paesaggio con con cui eravamo (o, speriamo, siamo ancora) abituati a vivere gran parte di ciò che ci circonda. L'auspicio per te e per noi, è quello di contribuire a costruire, finalmente, un percorso rigenerante per la Calabria e farne una Regione che non sia simile alle altre (perché non lo sarà mai) ma che sappia esaltare le sue specificità e le sue originalità che, come sai, non sono poche".

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