Lamezia Terme - Due storie diverse di buona sanità nel lametino. A raccontarle sono due donne, protagoniste loro malgrado, che si sono trovate a dover affidarsi alle cure dei sanitari. Esperienze che, in un contesto spesso segnato da criticità, mettono in luce l’impegno e la dedizione di medici e operatori che ogni giorno fanno la differenza. Una giovane ragazza di 23 anni racconta la sua esperienza personale, ringraziando, in particolare, la Dottoressa Gullì Lucia del Pronto Soccorso di Lamezia Terme. “Spesso si sente parlare male del Pronto Soccorso di Lamezia, ma io voglio smentire questa convinzione con la mia esperienza personale. Il 14 agosto sono stata male mentre mi trovavo nella zona di Soverato: febbre altissima a 40°, senza altri sintomi. Mi sono recata all’ospedale di Soverato, codice bianco: mi hanno visitata alle 2 di notte e dimessa senza alcun farmaco, nonostante la febbre persistente. Nei giorni seguenti, la situazione non è migliorata: il 16 agosto mi sono recata al Pugliese di Catanzaro, dove mi hanno fatto un emocromo, riscontrando un’infezione, ma sono stata dimessa con una semplice terapia antibiotica, senza alcun sollievo reale. Il 19 agosto, la febbre a 40 non scendeva né con tachipirina né con cortisone: sono svenuta e arrivata in ospedale in ambulanza, con codice arancione. È lì che ho incontrato la Dottoressa Gullì Lucia, che per me non è stata solo una professionista, ma un vero angelo in divisa. Scrupolosa, attenta, gentile, sempre disponibile, ha disposto tutti gli accertamenti necessari (analisi, TAC, RX torace) e mi ha seguita con una umanità rara. Un gesto che non dimenticherò mai: mentre tremavo dai brividi, è stata lei stessa, non un infermiere o un OSS, ad alzarsi e coprirmi con una coperta, accarezzandomi e dandomi conforto. Un’attenzione che va ben oltre il dovere professionale e che dimostra il cuore con cui svolge il proprio lavoro. Mi scusava persino se, oberata dal tanto lavoro, non riusciva a starmi sempre vicino. Alla fine, è stata l’unica dottoressa che è riuscita a individuare la causa dei miei problemi e a risolverli. Con questo annuncio voglio che il mio grazie sincero arrivi direttamente a lei: alla Dottoressa Gullì, per la sua professionalità, la sua umanità e la sua dedizione. Spero che non smetta mai di lavorare con lo stesso cuore, perché di medici come lei ce ne vorrebbero molti di più”.
Altro caso quello raccontato da una donna di 62 anni che, “apparentemente in buona salute (come da ultima visita cardiologica ed eco doppler eseguiti il 15 luglio in struttura privata). Il 10 Agosto - racconta – all’1 manifesto dolore toracico, dispnea e sudorazione allertato telefonicamente il 112 giunge in tempi brevi a domicilio un ambulanza del Suem 118 di Lamezia medicalizzata che pone diagnosi di infarto del miocardio e immediato trasferimento al Pugliese Ciaccio, durante il viaggio si manifesta un'ulteriore complicanza una grave aritmia cardiaca ventricolare trattata immediatamente con defibrillazione e giunti al PS con codice rosso subito intervento urgente di rivascolarizzazione delle coronarie”.
“Vorrei esprimere la mia più sincera gratitudine al Suem 118 di Lamezia – sottolinea - per il tempestivo arrivo al domicilio con medico a bordo dell'ambulanza e compresa la gravità del caso l'immediato trasferimento al PS del Pugliese Ciaccio di CZ, l'intervento tempestivo del personale di Emodinamica e dell'Unità di terapia intensiva Cardiologica del Pugliese Ciaccio di Catanzaro (Responsabile FF dott. Alessandro Ferraro) per le cure eccezionali che ho ricevuto. La professionalità, la gentilezza e la competenza di medici, infermieri e operatori socio sanitari sono state davvero impressionanti ed il supporto fornito durante la mia degenza è stato fondamentale per la mia guarigione”.
“Grazie mille a tutto il personale per il loro impegno, dedizione, assistenza e supporto che mi hanno fornito durante un momento per me particolarmente difficile. L'UTIC di CZ è un esempio di eccellenza nella cura dei pazienti. Siete un team di professionisti eccezionali, grazie per tutto quello che fate. Il vostro impegno e la vostra passione per la cura dei pazienti sono davvero ammirevoli. Vi sono grata per aver ricevuto cure di alta qualità nel vostro reparto. Voglio ringraziare anche la mia famiglia, che mi hanno supportato con amore e tutte le persone che hanno pregato e pregano per me. Ora voglio concludere dicendo, a chi sarà il prossimo Presidente della Regione Calabria, di incentivare i professionisti della sanità, non si possono più fare tagli alla sanità, anzi, serve dare a tutti, professionisti e pazienti, i mezzi e gli strumenti per poter continuare ad operare al meglio e vivere serenamente”.
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