Lamezia Terme – Pubblichiamo la lettera di Vincenzo Furfaro, che ha subìto un intervento chirurgico presso il reparto di chirurgia Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e intende ringraziare il personale medico e infermieristico che lo ha accolto e curato con serietà e professionalità, “per spezzare una lancia – dice - in un periodo in cui l'opinione pubblica tende a porre l'accento soprattutto sugli aspetti negativi della sanità”
“Nei giorni scorsi sono stato sottoposto ad intervento chirurgico presso l'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro nel reparto di chirurgia generale. Vorrei fare alcune considerazioni riguardo gli aspetti professionali ed umani del personale medico ed infermieristico durante il periodo di degenza. In un periodo in cui l'opinione pubblica tende a porre l'accento soprattutto sugli aspetti negativi della sanità, io vorrei spezzare una lancia in favore di coloro che riportano in alto gli standard qualitativi delle professioni sanitarie. Le capacità tecniche chirurgiche di alto livello dimostrate, la facile accessibilità nei rapporti con il personale medico, la disponibilità costante nel fornire spiegazioni e nel preoccuparsi di aggiornarmi sull'evoluzione della degenza rendendola sicuramente più serena.
In particolare sottolineo i miei più sentiti ringraziamenti al dottor N. Mazzuca ed al dottor F. Arone per le loro doti umane, quelle che fanno di un medico (un bravo medico) e una persona speciale. Ma anche ai dottori Leone, Bava, N.De Grazia, G.Romeo, B.Maggiasano, P.Castaldo, M.Pisano,N.Confessore,Cardona, Bava,Tommasini,Serrao,A.Raynal,Rubino,D.Rondinelli. Altrettanti ringraziamenti vorrei porre a tutto il personale infermieristico: in particolare a Domenico Maiolo e Rosamaria Mercuri per la loro professionalità e sensibilità dimostrata, ma anche a: Maria Fava, Morena Costa, Antonella Pignola ,Stefania Pacetta, Miranda Fragale, Antonio Pugliese, Antonella Loturco, Emanuele Musolino, Bruno Emilio, Silvio Caputo, Giuseppe Soluri, Mario Arrtino, Francesco Catricalà, Francesco Marsico, Assuntina Figliuoli, Giovanna Visvomi, perché la vostra sensibilità, la vostra solarità e la vostra empatia ,rendono la degenza ed i problemi legati ad essa più leggeri e più sopportabili. Affidarsi con fiducia a chi si deve occupare della nostra salute rende tutto meno doloroso,meno preoccupante e l'evoluzione in positivo più probabile. Sentirsi una persona e non un numero è molto importante e determinante. Sono certo che in futuro saranno curati questi aspetti che fanno la differenza e permettono di mettere sempre in risalto il concetto di salute, espressione di benessere fisico, psichico e spirituale di ogni individuo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA