Omicidio Di Spena nel 2001 a Lamezia: assolto Pasquale Torcasio

aula-tribunale-carte-documenti_00bbc_832a7_8e290.jpg

Catanzaro – Si è concluso il processo scaturito dall’omicidio Di Spena nei confronti del 40enne Pasquale Torcasio detto “Carrà”, accusato del delitto e di reati di armi (difeso dall’avvocato Antonio Larussa). Il Gip distrettuale antimafia di Catanzaro, Alfredo Ferraro, lo ha assolto per non aver commesso il fatto. Nel febbraio scorso, il Pm aveva invece chiesto l’ergastolo. Nell’udienza di oggi, quindi, dopo le replichedell’avvocato Antonio Larussa che ha ribadito la mancanza di convergenza delle dichiarazioni dei collaboratori Gennaro Pulice e  Angelo Torcasio sul ruolo attribuito al Pasquale Torcasio nell’omicidio, il giudice ha assolto l’imputato. Per il delitto, sono imputati anche Vincenzo Torcasio e Antonio Villella, che hanno scelto il rito ordinario.

L’omicidio di Enzo Di Spena 

I tre sono stati ritenuti dalla Dda, i responsabili della morte di Di Spena (delitto avvenuto il 6 novembre 2001): Torcasio (insieme allo zio Nino Torcasio, ucciso nell’ambito della guerra di mafia a marzo del 2002) in qualità di mandante, mentre Villella e Pasquale Torcasio (insieme a Domenico Zagami, ucciso nella guerra di mafia alla vigilia di Ferragosto del 2004) come esecutori materiali. Di Spena fu ucciso di sera mentre ritornava a casa colpito da diversi proiettili di una pistola calibro 45 esplosi da una persona con il volto coperto. L'uomo fu trasportato in ospedale ma morì successivamente nel corso di un intervento chirurgico. Le indagini si indirizzarono subito sulla pista mafiosa anche per via delle modalità tipiche di un agguato e in particolare si focalizzarono su un episodio che coinvolse Di Spena e Vincenzo Torcasio. Per motivi forse di carattere personale, ci fu un acceso diverbio fra i due e Di Spena colpì ripetutamente Torcasio. Una sorta di affronto che avrebbe portato i Torcasio alla decisione estrema di uccidere Di Spena, anche per affermare - secondo l'accusa - un pieno controllo del territorio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA