Catanzaro - Il Tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza nei confronti di Antonio Maria Feroleto, difeso dall’avvocato Antonio Larussa. Il 43enne era stato arrestato lo scorso febbraio nell’ambito dell’operazione 'Stammer', eseguita dalla Guardia di Finanza e coordinata dal Procuratore Capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, dal Procuratore Aggiunto Giovanni Bombardieri e dal Sostituto Procuratore Camillo Falvo. Le misure cautelari personali erano state eseguite nei confronti di 68 persone ritenute facenti parte di una ramificata organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico dai marcati profili internazionali capace di pianificare l’importazione di 8 tonnellate di cocaina dalla Colombia (Sud America).
Il tribunale di Catanzaro (Presidente Giuseppe Valea e, a latere, i giudici Giulio G. De Gregorio e Federico Zampaoli) si è così pronunciato sulla richiesta di riesame avanzata dalla difesa di Feroleto avverso l’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Catanzaro emessa il 14 febbraio 2017 applicativa della misura degli arresti domiciliari.
In particolare, Antonio Maria Feroleto, sarebbe stato inserito in un progetto di trasporto di cocaina all'aeroporto di Lamezia insieme ad un altro lametino, il cugino Pasquale Feroleto. Il gruppo avrebbe dovuto organizzare un traffico di cocaina dalla Colombia all’aeroporto di Lamezia Terme, nascondendo tutto il carico nella stiva di un aereo. Antonio Feroleto avrebbe potuto aiutare il gruppo criminale dal momento che lavorava all’interno dello scalo come dipendente di una società di vigilanza e, per questo, poteva prelevare lo stupefacente dalla stiva dell’aereo proveniente dal Sudamerica. Tale progetto però non fu mai realizzato. In totale riforma dell’ordinanza, quindi, il Riesame ha così annullato la misura in atto nei confronti di Feroleto ordinandone la liberazione. Annullata, quindi, anche l’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.
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