San Pietro a Maida - Si è conclusa questa mattina l’attività investigativa da parte dei carabinieri di San Pietro a Maida per quanto riguarda il circuito di spaccio che stava “strangolando” la cittadina. I militari hanno arrestato due pregiudicati del posto Massimo Scicchitano, 39 anni, e Giuseppe Campisano, 26 anni. L’arresto è stato disposto dal Gip del Tribunale di Lamezia, Borelli, su richiesta del Pm, Rosanna Esposito. L’indagine è iniziata nel mese di febbraio ed è stata effettuata dai militari della Stazione comandati dal maresciallo Gaetano Morinello. Nel corso dell’ultimo mese i militari hanno seguito i movimenti dei due indagati scoprendo un nascondiglio nei pressi dell’abitazione di uno dei due pregiudicati che veniva utilizzando come deposito di droga. Infatti, i militari hanno scoperto che i due arrestati si rifornivano di alcune dosi molte volte al giorno, per poi rivenderle sul centralissimo corso e nelle vie limitrofe.
Il punto di riferimento era la cassetta di un contatore dell’acqua dove erano custodite le dosi per evitare i controlli, contando sul fatto che in caso di perquisizioni personali o domiciliari i carabinieri non avrebbero rinvenuto nulla. Quando i militari hanno “tirato la rete” sono state recuperate 134 dosi di marijuana e 4 flaconi di metadone. Questo dato lascia trapelare quanto sia diffuso il consumo di stupefacenti nei giovani, i reati connessi (furti), e quanto siano importanti tali attività. Ora i due dovranno rispondere del reato di spaccio di stupefacenti in concorso e, per il momento, sono rinchiusi nel carcere di Lamezia a disposizione del Gip per l’interrogatorio di garanzia.
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