Covid, Reale: "A Lamezia partiti e associazioni siano in prima linea per risolvere vertenza del 118"

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Lamezia Terme - "Anche stamane la Calabria è l’ultima Regione d’Italia per capacità di somministrare i vaccini ed ha 150 mila dosi in frigorifero. Guardando poi a Lamezia la situazione rispecchia fedelmente questo dato con l’aggravante di una notevole mobilità, imposta, a chi è chiamato alla vaccinazione". Ad affermarlo Italo Reale, che aggiunge: "Amici sono stati spediti a Vibo, a Catanzaro Lido, a Taurianova, ed ovviamente, responsabilmente, sono andati. Naturalmente si tratta di persone di una certa età o fragili per patologia. Mi pare una situazione molto grave che è confermata, dal punto di vista cromatico, da quel vivace arancione che colora la nostra Regione".

"Concentriamoci per un momento su Lamezia - aggiunge Reale - Il diritto di contestare le elezioni ha avuto come conseguenza (non voluta) l’assenza di un Sindaco e di una amministrazione eletta in un momento difficile e questa situazione si sta protraendo da diverso tempo e, speriamo senza ulteriori intoppi, sicuramente sino ad ottobre. Situazione simile in Consiglio Regionale che dovrebbe affiancarsi, per la sanità, ad un Commissario Governativo, francamente inadeguato, come d’altra parte il Presidente della Giunta Regionale. La questione che ritengo ci dobbiamo porre insieme è se è corretto che la nostra città non abbia un luogo per le vaccinazioni (accanto all’Ospedale) che possa rispondere positivamente ai numeri della città e del comprensorio. Soprattutto se sia possibile mettere a disposizione dei medici di famiglia, una struttura in grado di consentirgli di vaccinare i propri assistiti. I vantaggi sono evidenti, chi ti cura normalmente conosce i tuoi problemi ed è in grado di prevedere le possibili reazione al vaccino e quindi di garantire una risposta adeguata ed immediata. Chiuderemmo anche questo problematico turismo vaccinale e la potenzialità permetterebbe di smaltire quelle dosi che riposano nei congelatori".

"Chiederei quindi a tutti, con la compostezza che la situazione impone, di verificare questa ipotesi dal momento che, quando i medici di famiglia sono stati in grado, i risultati si sono visti e sono molti buoni. Due ultime osservazioni. Appare sempre più improbabile che la pandemia si consumi mentre l’ipotesi più probabile è una ripetizione annuale. Questo potrebbe voler dire che agli inizi dell’inverno sarà necessario un nuovo richiamo. Possiamo affrontare questa nuova sfida con poche decine di interventi al giorno o saranno necessaria centinaia di vaccinazioni, migliaia in poche settimane. Quindi, quello che costruiamo oggi deve restare anche per domani se vogliamo vincere la sfida con il virus. L’ultima, ma è mai possibile che in questa situazione non si possa risolvere il problema del 118. Chieda l’Asp un parere autorevole per risolvere la controversia con i medici, o proceda con un accordo sindacale, per non far viaggiare le ambulanze senza questo personale. Chiedo quindi alle associazione ed ai partiti di sostituirsi a quella rappresentanza istituzionale della città che non c’è e di assumere una iniziativa che è davvero vitale".

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