Decollatura, 20 gennaio - Un imprenditore di 40 anni, Giovanni Mezzatesta, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri con l'accusa di essere l'autore del duplice omicidio di Francesco Iannazzo, di 29 anni, e Giovanni Vescio, di 36, entrambi di Lamezia Terme, uccisi ieri in un bar a Decollatura, sulle montagne lametine.
Il fermo è stato fatto durante la notte. I carabinieri erano già sulle tracce dell'uomo, che ha agito a volto scoperto, ed hanno avuto la conferma che cercavano dalle immagini riprese dalle telecamere di sicurezza del bar. Gli investigatori stanno anche ricercando una seconda persona che aspettava Mezzatesta a bordo di un auto fuori dal locale e che l'ha aiutato a fuggire. Resta ancora da chiarire il movente del duplice omicidio. Le vittime lavoravano nel settore movimento terra e gli investigatori non escludono che possano avere avuti dei contrasti d'affari con Mezzatesta.
Mezzatesta, piccolo imprenditore del settore serramenti in alluminio di Decollatura, è accusato di concorso in duplice omicidio. Il fermo è scattato in seguito ad alcune deposizione di testimoni ed alla visione dei filmati che attesterebbero la sua presenza sul posto. Non è chiaro se dalle immagini si veda anche l'uomo sparare. Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione è stata trovata una pistola a salve. Perquisizioni sono state fatte anche nelle abitazioni di altre persone.
Aggiornamento
Ricercato il Padre del 40enne
E' Domenico Mezzatesta, di 59 anni, l'uomo ricercato dai carabinieri con l'accusa di concorso nel duplice omicidio di Francesco Iannazzo, di 29 anni, e Giovanni Vescio, di 36, uccisi a Decollatura. L'uomo è il padre di Giovanni, già sottoposto a fermo con la stessa accusa. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, padre e figlio sono entrati insieme nel bar dove già si trovavano le vittime. Tra i quattro vi sarebbe stato un litigio al termine del quale Giovanni ha sparato sette colpi di pistola contro Iannazzo e Vescio. La scena, secondo quanto si è appreso, è stata ripresa da una telecamera posta all'interno del locale. Una delle ipotesi sulle quali i carabinieri stanno indagando é che i Mezzatesta accusassero le vittime di essere gli autori di un attentato dinamitardo compiuto nei mesi scorsi ai danni dell'azienda di Giovanni Mezzatesta. Accusa che Iannazzo e Vescio avrebbero respinto, senza tuttavia essere creduti da padre e figlio. Gli investigatori, tuttavia, non escludono neanche altre ipotesi circa il movente del duplice omicidio.
Hanno sparato padre e figlio
Sono stati tutti e due, padre e figlio, Domenico e Giovanni Mezzatesta, a sparare i colpi di pistola che ieri, a Decollatura, hanno ucciso Francesco Iannazzo, di 29 anni, e Giovanni Vescio, di 36. E' questa la convinzione degli investigatori. Domenico Mezzatesta, che è ancora irreperibile, avrebbe sparato almeno cinque o sei colpi contro le vittime, mentre il figlio ne avrebbe sparato almeno uno. A questa conclusione gli investigatori sono giunti visionando le riprese della telecamera installata all'interno del bar in cui è avvenuto il duplice omicidio.
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