Duplice omicidio Decollatura: Procuratore Dolce e parti civili chiedono conferma ergastolo

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Lamezia Terme -  Si è tenuta oggi dinanzi alla Corte di Assise di Appello di Catanzaro il processo a carico di Domenico (60 anni) e Giovanni Mezzatesta (41 anni) per quanto riguarda il duplice omicidio di Decollatura in cui furono uccisi, in un bar, Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio. I Mezzatesta sono stati già condannati entrambi dal Gip di Lamezia Terme Fontanazza alla pena dell'ergastolo per il duplice omicidio. Iannazzo e Vescio, lo ricordiamo, furono uccisi con sette colpi di pistola mentre si trovavano in un bar del centro del Reventino in compagnia dei loro assassini. Ad inchiodare i Mezzatesta in quei momenti concitati fu un video della telecamera di sorveglianza del locale dove si consumò la tragedia. Il video dell'omicidio, una volta diffuso, fece il giro d'Italia e dei social network destando sgomento. Domenico Mezzatesta, all'indomani dell'omicidio, si rese latitante e solo lo scorso ottobre ha deciso di costituirsi, dopo aver scelto di essere giudicato insieme al figlio con il rito abbreviato e dopo la sentenza di primo grado emessa un anno fa.

L’udienza odierna presieduta dal giudice Talarico e, a latere, dal giudice Petrini ha visto prendere la parola la pubblica accusa nella persona del procuratore generale, il pg Dolce che ha chiesto la conferma dell’ergastolo. Il dibattimento è proseguito con le discussioni delle parti civili con la difesa dei familiari delle vittime rappresentate dagli avvocati Armando Veneto, Lucio Canzoniere, Renzo Andricciola, Paolo Gallo e Antonio La Russa che, a loro volta, hanno chiesto anch’essi la conferma della sentenza di primo grado. L’udienza riprenderà il prossimo 24 marzo con la discussione dell’avvocato Francesco Pagliuso, difensore dei Mezzatesta.

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