Lamezia, Mascaro su Centro Neurogenetica: "Trovare soluzione in tempi rapidi"

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Lamezia Terme - In attesa della proclamazione del sindaco e dell'avvio del nuovo Governo della città, Paolo Mascaro interviene sulla condizione di difficoltà del Centro di Neurogenetica, diretto dalla scienziata Amalia Bruni. "Nel mondo scientifico Lamezia Terme ha sinora avuto un posto speciale sulla mappa dei centri che studiano e curano le malattie del cervello umano - dice Mascaro - Poco importa che il Centro si fregi del titolo "regionale", visto che la Regione continua ad essere distante dalle esigenze di un territorio che altro non chiede che il giusto riconoscimento del valore indiscusso di chi ha scelto (eroicamente!) di continuare a lavorare nella sua terra, alimentando con sacrificio personale e con grande competenza e passione le speranze di numerosissimi malati (600mila circa oggi i malati di Alzheimer in Italia), ai quali ha garantito assistenza a 360 gradi. Il Centro ha assicurato, infatti, le attività di ricerca, ma anche la diagnosi e la presa in carico dei pazienti e delle famiglie, con iniziative di natura sociale, come gli Alzheimer Caffè, riconoscendo l'elevato impatto sociale di una patologia che non interessa solo il singolo paziente, ma anche tutto il suo background affettivo e familiare". 

"L'impegno - prosegue Mascaro - è quello di sostenere con forza il Centro di Neurogenetica, fiore all'occhiello di Lamezia Terme e della Calabria intera, intervenendo politicamente a livello regionale e nazionale, per esperire, in tempi rapidi, soluzioni condivise che possano assicurare continuità alle attività di ricerca e di assistenza. Ci scandalizziamo quando crolla un ponte per eventi naturali avversi ed, in parte, imprevedibili. Dobbiamo scandalizzarci, forse ancora di più, se una poderosa attività di ricerca si sgretola all'improvviso come un gigante dai piedi di argilla e dobbiamo indignarci se questo avviene per mano dell'uomo, che vorrebbe applicare criteri ragionieristici anche quando si parla di salute, diritto dell'individuo ed interesse della collettività, che sempre più spesso, nella nostra realtà, non si sposa con i principi di universalità, uguaglianza, equità nell'accesso. È una offesa alle intelligenze vive del nostro territorio, un ennesimo colpo alla sanità lametina, ma ancor più un attacco alla scienza, da sempre alimentata dalla sete di conoscenza che muove l'uomo e che è patrimonio dell'umanità intera".

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