Calabria: Spari contro villaggio turistico Zambrone, fermato ex dipendente

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Zambrone – Un imprenditore del settore del turismo, residente a Zambrone, è rimasto vittima di un episodio di minacce e danneggiamento della sua struttura. Erano le tre di notte quando l’imprenditore del vibonese è stato svegliato da una serie di botti che altro non erano che colpi di arma da fuoco. Nel muro di cinta e nell’insegna del villaggio turistico, infatti, sono stati trovati dieci fori, riconducibili a quelli di un’arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Stazione di Zungri e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tropea che, dopo aver raccolto le prime testimonianze dell’operatore turistico ed effettuato un sopralluogo, hanno trovato 10 bossoli cal. 9X21. Immediate le indagini per risalire a chi avesse potuto compiere quel gesto. Le attività investigative si sono concentrate sulle tracce di un ex dipendente proprio dello stabilimento turistico.

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Dopo una perquisizione a casa dell’ex dipendente, che all’interno del villaggio svolgeva la mansione di bagnino, sono state rinvenute 3 cartucce cal.12 e 20 cartucce calibro 9X21 mai dichiarate, tra l’altro dello stesso lotto di produzione dei bossoli rinvenuti in sede di sopralluogo. Tutto era nascosto tra i vestiti invernali. Nell’abitazione sono stati trovati e sequestrati: un fucile semiautomatico cal. 12; una carabina calibro 4.5; 50 cartucce cal. 9x21; e materiale questo però precedentemente legalmente detenuto.

L’ex bagnino, un 30enne di Tropea, ha ammesso le colpe e ha spiegato di aver compiuto questo gesto dopo il recente licenziamento proprio dal villaggio turistico. Ora dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia di minaccia grave, danneggiamento e detenzione abusiva di munizioni.

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