Occhiuto consegna riconoscimento Commissione Cultura a Filippo Crea per eccellenza cardiologia nel mondo

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Cosenza - “Quando Papa Giovanni Paolo II venne ricoverato per l’ennesima volta al Policlinico Gemelli, nel 2005, pochi mesi prima di morire, al suo capezzale, nell’equipe medica che lo aveva in cura, c’era, anche il professore Filippo Crea, il più giovane (allora aveva 52 anni), della squadra di medici che assistevano Papa Wojtyla. Sì, proprio il cosentino Filippo Crea, direttore dell'istituto di cardiologia dell’Università Cattolica di Roma e allievo del professor Maseri (che era anche il medico della Regina di Inghilterra) con il quale aveva vissuto un’importante esperienza di ricerca clinica all'Hammersmith Hospital di Londra – informano dal Comune di Cosenza. Ieri sera il prof. Filippo Crea, ora Ordinario di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma, dove è anche direttore del dipartimento di Medicina Cardiovascolare e della Scuola di specializzazione in cardiologia è tornato nella sua Cosenza per ritirare dalle mani del Sindaco Mario Occhiuto il riconoscimento assegnatogli dalla Commissione Cultura di Palazzo dei Bruzi per gli alti meriti scientifici e per l’eccezionale contributo offerto alla ricerca cardiovascolare, ma anche - come recita la motivazione – per l’alto merito di aver portato fuori dalla Calabria e all’estero encomiabili valori culturali e scientifici”.

La cerimonia di consegna del riconoscimento si è svolta nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, alla presenza del Sindaco Mario Occhiuto. “La professionalità e la persona del Prof.Crea  ha detto Occhiuto - ci rendono orgogliosi di essere cosentini, anche perché spesso non riusciamo a cogliere questa professionalità elevata che ci fa pensare che, come cosentini e calabresi, ce la possiamo fare. In casi come questo, è come se ci riconoscessimo nei molteplici meriti di questo illustre concittadino. La presenza a Cosenza del Prof.Crea ci deve spingere a pensare con orgoglio a questo grande capitale umano di professionalità che vengono dalla nostra terra. Siamo felici di averla qui – ha aggiunto Occhiuto rivolgendosi a Crea - Il riconoscimento che le viene assegnato dalla Commissione cultura e dalla città di Cosenza è poca cosa rispetto a quanto lei ha fatto per la scienza e per la comunità, ma siamo certi che per lei avrà un significato importante”.

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