Calabria: Gdf, concluse indagini su ufficiale Equitalia infedele

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Cosenza - I finanzieri hanno notificato ad un ufficiale di riscossione di “Equitalia” l’avviso di conclusione delle indagini per i reati di concussione, accesso abusivo al sistema informatico, violazione del segreto d’ufficio, il tutto con l’aggravante di essere stati compiuti da un pubblico ufficiale “con abuso di potere e violazione dei doveri inerenti al proprio servizio”. Il decreto è stato emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro Carlo Villani sulla base delle risultanze investigative raccolte dai finanzieri di Cosenza. L’Ufficiale destinatario del provvedimento, P.B.S., di San Benedetto Ullano, aveva chiesto ad un commerciante della zona, 1.500 euro per alleggerire e neutralizzare alcune cartelle esattoriali recandosi più volte presso la sede dell’attività e l’abitazione del commerciante per esercitare pressioni, ma senza ottenere nulla.

Il malcapitato, infatti, non ha ceduto alle pressioni del funzionario e ha denunciato l’accaduto ad Equitalia che ha segnalato l’ufficiale riscossore infedele alla Magistratura. Dalle testimonianze raccolte è emerso come il funzionario prometteva un “alleggerimento del debito”, evidenziando ai debitori la possibilità di ottenere una rateizzazione dello stesso ovvero la sua estinzione. È emerso anche che il dipendente ha avuto accesso al sistema informatico di Equitalia ETR effettuando circa 2.500 interrogazioni e stampe di estratti di ruolo afferenti a 174 contribuenti, svolgendo un’attività non rientrante tra le mansioni a lui assegnate e oltre i confini a luo affidati.

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